Portomaggiore. L’oasi di Porto è abbandonata al degrado e all’incuria. Lo dice il consigliere Roberto Badolato che, “facendosi portatore delle lamentele e delle segnalazioni dei cittadini visitatori dell’area”, interpella in sindaco “per sapere se sia a conoscenza della deficitaria situazione” e “se non intenda attivarsi, fatte le necessarie verifiche, nei confronti dei gestori della struttura al fine di fare realizzare i necessari interventi per sanare questa penalizzante e negativa situazione di incuria”.
Le denunce dei “delusi visitatori” toccano anche “gli isolotti inaccessibili” a causa dello “stato di degrado e abbandono delle passerelle di collegamento da tempo drasticamente lesionate, oramai invasi da rigogliose sterpaglie”.
“Questa situazione denoterebbe, a detta degli arrabbiati visitatori – dichiara Badolato – né competenza né affidabilità tecnico organizzativa da parte degli operatori destinati alla gestione di questo luogo, meta privilegiata per numerosi turisti del nostro territorio i quali non potranno certo portare a casa un bel ricordo delle nostre oasi. E non sono certo queste le credenziali per una ottima promozione del territorio in particolare per una area turistico ambientale di rilievo come le Oasi di Porto pubblicizzata a più riprese e beneficiarie di contributi economici di vario tipo”.
L’area è in gestione al circolo Arci Pesca Fisa Portuense Oasi Trava a cui è stata affidata per cinque anni dalla determina dirigenziale del 16 marzo 2015 “Convenzione per la gestione dell’area denominata “Oasi di Porto”. La scelta dell’associazione di promozione sociale con cui stipulare la convenzione è avvenuta valutando le offerte presentate in base ai seguenti criteri: affidabilità tecnico organizzativa, radicamento sul territorio, competenza ed esperienza professionale degli operatori da destinare alla gestione dell’oasi, qualità ed adeguatezza progetto presentato. Criteri che, secondo Badolato, stando alla situazione in cui versa buona parte dell’area, sono venuti meno.
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