Tentato furto in un vivaio. Uomo arrestato dai carabinieri
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio
E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
I carabinieri del Norm di Portomaggiore hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino di nazionalità albanese di 36 anni che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quasi 50 grammi di cocaina, già suddivisa in circa quaranta dosi e pronta allo spaccio
di Giuseppe Malatesta
Bosco Mesola. Si è trattato di un incendio accidentale, probabilmente dovuto ad un corto circuito, quello che ha mandato a fuoco un piccolo capannone privato in via Carpani, nella periferia della frazione mesolana di Bosco Mesola.
Allertati dal divampare delle fiamme, sono stati i vicini di casa a mettersi in contatto con le forze dell’ordine e con i proprietari stessi, in quel momento fuori casa. Intervenuti insieme ai vigili del fuoco di Codigoro (raggiunti successivamente dai mezzi di Comacchio e Ferrara), i carabinieri della stazione di Mesola sono ancora al lavoro per accertare le cause dell’incendio, i cui danni sono limitati a cose e non hanno coinvolto persone.
Ad andare completamente distrutti sono stati mezzi e materiali contenuti nel capannone stesso (la cui copertura è rimasta illesa insieme allo scheletro della struttura) perlopiù riconducibili all’attività del proprietario, titolare di un’impresa edile la cui sede legale coincide con l’indirizzo dell’incendio.
La stessa area comprende un’abitazione privata, diverse pertinenze, box e garage e un cortile. Le fiamme sono rimaste comunque circoscritte nel piccolo capannone senza coinvolgere le strutture confinanti e senza entrare in contatto con bombole e sostanze esplosive presenti in altri punti.
Scossi dall’accaduto, i padroni di casa hanno confermato di pensare prevalentemente ad un corto circuito, non al dolo e di essere entrambi (marito e moglie) fuori casa al momento dell’incidente.
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