Politica
4 Agosto 2016
La disponibilità pare sia stata data dagli affittuari. Lega: "Camelot dovrebbe controllare, situazione imbarazzante"

Gaibanella, “migranti ospitati in villa di lusso all’insaputa della proprietà”

di Redazione | 2 min

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E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni

Donazioni Covid. Ferraresi a Fabbri: “Trasparenza su destinazione dei fondi”

Dopo l'inchiesta di Estense.com sugli oltre 30mila euro di donazioni Covid fatte dai cittadini ferraresi al Comune di Ferrara per sostenere le spese urgenti legate all'emergenza Coronavirus all'ospedale Sant'Anna di Cona, la consigliera Anna Ferraresi, capogruppo del Gruppo Misto, ha interrogato con urgenza il sindaco Alan Fabbri

Trenta richiedenti asilo “ospitati in una villa storica di lusso all’insaputa della proprietà”. È “l’atto vergognoso di razzismo al contrario” denunciato dalla Lega Nord a Gaibanella, dove è in corso un braccio di ferro legale tra il titolare di una residenza di altissimo livello di via Ravenna e la cooperativa Camelot.

Ieri sera la ‘resa dei conti’: l’assessore Chiara Sapigni, affiancata da personale Camelot, ha incontrato i cittadini per annunciare loro l’arrivo degli immigrati. Ed è esplosa la contestazione. Il Carroccio – presente col proprio responsabile sicurezza Nicola Lodi che ha definito la riunione “la sceneggiata clou di questa amministrazione Pd” – ha già annunciato battaglia (“dovranno passare sul nostro cadavere, qui i clandestini non li facciamo arrivare. Siamo a fianco dei cittadini”).

La villa – “dotata di piscina con mosaico, idromassaggio, bagni ‘abitabili’, zona relax, saloni di ‘rappresentanza’, scalone d’onore, cucine modernissime, terrazzi da mille e una notte e un parco da 4mila mq” commenta chi ha visitato la struttura – è al centro di una disputa legale.

“Pare che i vecchi affittuari della villa – già denunciati dal proprietario e, a seguito di questo, destinatari di un ordine di sfratto, da eseguirsi entro il 20 settembre – abbiano autonomamente preso contatti per ‘subaffittare’ i locali a scopo di accoglienza – fa sapere Lodi -, all’insaputa dei proprietari. Si tratta di una villa storica, già sede di una locanda d’eccellenza, la Locanda della luna”.

“La situazione è imbarazzante – commenta il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri -. L’assessore Sapigni ancora una volta ha fatto un disastro. Una coop che riceve annualmente milioni di euro (soldi pubblici) dovrebbe verificare se la proprietà è d’accordo prima di utilizzare i locali di altri per i propri scopi”.

“Il Pd sta imboccando una strada pericolosa: di questo passo arriveremo all’esproprio delle proprietà private per far spazio ai clandestini. Fatti come quello di Gaibanella prefigurano scenari allarmanti e inquietanti” attacca Fabbri, supportato dal suo braccio destro Lodi.

“Ancora una volta, grazie alla Lega, la giunta Pd è stata smascherata. L’assessore Sapigni non ha più alibi, dovrebbe presentare dimissioni urgenti e irrevocabili” aggiunge ‘Naomo’ che annuncia “azioni eclatanti” per “non far arrivare neanche un clandestino a Gaibanella”. “L’osso non lo molliamo, faremo un sit-in nei prossimi giorni perché siamo in guerra, una guerra che vinceremo come stiamo vincendo al Palaspecchi”.

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