Attualità
24 Luglio 2016
Vitali apre una pagina Facebook per discutere con ironia delle difficoltà di chi è costretto su una sedia a rotelle

Robyn’cool, il Robin Hood dell’accessibilità

di Elisa Fornasini | 3 min

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roby 3Il ‘Robin Hood’ dell’accessibilità è ferrarese. Nel suo arco ha mille frecce per fare centro sul turismo accessibile. I dardi scoccano su Facebook, nella pagina Robyn’cool creata da Roberto Vitali per affrontare il tema della disabilità in una maniera nuova, che punti sull’ironia per far riflettere col sorriso.

Roberto ha 56 anni, abita a Gaibanella, è presidente dell’azienda ferrarese Villlage4All che si occupa di turismo accessibile, ha una moglie e due bambini. Ed è costretto sulla sedia a rotelle da più di 40 anni.

Ha avuto un incidente quando aveva 15 anni e, a causa di una grave lesione midollare permanente, ha perso per sempre l’uso delle gambe. Ma questo non gli ha impedito di coltivare e realizzare i suoi sogni, come andare in canoa (ha vinto 7 titoli italiani con il Canoa Club Ferrara) o viaggiare (ha girato davvero mezzo mondo).

“Sono disabile ma non sono diversamente abile – spiega Vitali -, un termine che considero offensivo perché viene usato dalla politica e dai media come espressione politicamente corretta ma non è così: ognuno ha le sue abilità indipendente dalla disabilità”. Scagionato il linguaggio politically correct, c’è tutta una storia dietro alla pagina Facebook.

roby 4Il personaggio di Robyn’cool, ideato insieme al stratega della comunicazione social Stefano Possenti, è nato la scorsa primavera per cambiare atteggiamento quando si parla di disabilità. “Si tende ad affrontare la questione in maniera aggressiva o tecnico-burocratica ma è l’ironia la chiave per far scattare delle riflessioni importanti” racconta Vitali, che per sua natura è “più orientato a guardare le cose positive che quelle negative”.

“Usare l’umorismo non vuol dire sottovalutare la disabilità o la sua incidenza nella vita quotidiana – mette in guardia Vitali – ma si tratta di un metodo di comunicazione diverso, capace di proporre un atteggiamento positivo ed educativo su questa difficile tematica”.

Lo scherzo è una cosa seria. Al di là delle battute, infatti, la pagina social vuole essere un punto di discussione sui problemi di accessibilità di chi si muove in carrozzina. Dai marciapiedi pieni di buche alle bici addossate ai muri che impediscono il passaggio, fino ai tavoli e bancomat troppo alti. Su quest’ultimo punto, la segnalazione partita da Ferrara è arrivata addirittura al governo con una interrogazione parlamentare rispetto all’accessibilità degli sportelli Bancomat in tutta Italia.

Ma come si posiziona Ferrara nella speciale classifica sull’accessibilità? “Ferrara non è messa né meglio né peggio di altre città, ha anche un ufficio che si occupa solo di questo – replica Vitali -. Siamo in media con il panorama nazionale ma è la cultura che deve cambiare. Il tanto decantato abbattimento delle barriere architettoniche è il risultato di un progetto sbagliato, quindi bisogna prestare più attenzione alla fase di progettazione e manutenzione”.

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