Cronaca
21 Maggio 2016
L’Istituto “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara potrà utilizzare lo strumento didattico nato da un'idea della Regione

Sisma, “tavole vibranti” per studiare sui banchi gli effetti delle scosse

di Redazione | 3 min

Leggi anche

False qualifiche in cambio di denaro, maxi-inchiesta nazionale partita dal Ferrarese

Un’indagine nata nel cuore del Ferrarese ha portato alla luce un vasto giro di falsi certificati professionali e titoli di studio, con ramificazioni in ben 27 province italiane. Tutto è cominciato nel marzo dello scorso anno, quando i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Bologna hanno effettuato un controllo in una casa di riposo della provincia di Ferrara

Tamponamento in via Bologna, cinque feriti e traffico in tilt

Mattinata difficile per la viabilità cittadina quella di martedì 6 maggio, quando poco dopo le 8 un tamponamento con cinque feriti ha mandato in tilt il traffico lungo via Bologna, all’altezza della località Uccellino, nei pressi dell’imbocco verso il casello autostradale di Ferrara Sud

Tavola vibranteSi chiama “tavola vibrante” ed è un modellino, largo circa mezzo metro e di altezza variabile, che permette di capire come reagisce una struttura alle scosse sismiche: qual è lo stato di sollecitazione a cui è sottoposta in caso di terremoto; se, come e di quanto oscilla in funzione delle sue caratteristiche e dell’intensità del moto.

Nasce da un’idea della Regione ed è stato realizzato grazie alla collaborazione di una scuola e di un’azienda bolognesi: l’Istituto di istruzione superiore “Aldini Valeriani-Sirani”, dove docenti e alunni dei dipartimenti di meccanica, automazione e grafica hanno materialmente creato le tavole, e la “Bonfiglioli Riduttori spa” di Calderara di Reno, che ha fornito gratuitamente motori elettrici con motoriduttori e inverter necessari per realizzarle.

Da oggi – quarto anniversario della prima scossa del sisma del 2012 – dieci scuole, sette dell’Emilia-Romagna e tre della Toscana, possono contare su questo prezioso strumento didattico, con cui gli studenti riusciranno a studiare da vicino, nelle aule di laboratorio, il moto oscillatorio e gli effetti provocati sui modelli. Sono l’”Aldini Valeriani-Sirani” e l’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Crescenzi Pacinotti” di Bologna; l’Istituto tecnico statale indirizzo Cat “Alfredo Oriani” di Faenza (Ravenna); l’Istituto di istruzione superiore “N. Copernico-A. Carpeggiani” di Ferrara; l’Istituto superiore statale “Galileo Galilei” di Mirandola (Modena); l’Istituto tecnico tecnologico indirizzo Cat “Camillo Rondani” di Parma; l’Istituto tecnico tecnologico statale indirizzo Cat “O.Belluzzi-L. Da Vinci” di Rimini. Tre le scuole toscane, tutte fiorentine: gli Istituti statali di istruzione superiore indirizzo Cat “Giorgio Vasari”, “Giotto Ulivi” e “Russell-Newton”.

Le tavole sono state consegnate oggi a Bologna, nella sede delle Aldini Valeriani-Sirani, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo.

Questo, però, è solo l’inizio, perché molte altre scuole hanno già manifestato il proprio interesse ad aderire al progetto “Reduce-Conoscere e condividere per ridurre il rischio sismico”. Nato su iniziativa delle Regioni Emilia-Romagna e Toscana, è finalizzato alla realizzazione di percorsi didattici per diffondere la cultura del rischio sismico attraverso il coinvolgimento attivo di studenti e insegnanti, la realizzazione di mostre itineranti, l’uso delle tavole vibranti.

Un esempio di come istituzioni, imprese e scuole, insieme, possano lavorare efficacemente su progetti concreti, indirizzati principalmente ai giovani ma non solo. Perché l’obiettivo condiviso è quello di aumentare nei cittadini la conoscenza e la consapevolezza del rischio, favorendo anche l’adozione di comportamenti virtuosi in caso di calamità, a partire dai terremoti.

A capo del progetto c’è un gruppo di coordinamento – la Rete di istituzioni scolastiche per l’educazione sismica – di cui fanno parte, oltre ai dieci istituti aderenti, il Servizio geologico, sismico e dei suoli della Regione, l’Unione Comuni modenesi area nord e il Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità “La Raganella”.

Come funziona la tavola vibrante
É un modellino che riproduce una struttura sottoposta, alla base, ad un’azione oscillatoria con frequenza variabile che simula il moto sismico. Sollecitato al piede attraverso un dispositivo elettromeccanico, consente di verificare sperimentalmente la relazione tra le caratteristiche dell’azione sismica indotta alla base della struttura e il comportamento dinamico della stessa (oscillazioni) in funzione delle sue caratteristiche (rigidezze, vincoli, dissipazioni); in sostanza, lo stato di sollecitazione alla quale è sottoposta in presenza di sisma. Ha forma di parallelepipedo in acciaio con dimensioni di ingombro alla base di 54×44 centimetri.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com