Costa cara a un tifoso spallino la bravata compiuta durante l’incontro Spal-Tuttocuoio dell’8 maggio scorso: ha lanciato un fumogeno in campo ma gli altri tifosi l’hanno consegnato alla Polizia e oggi il questore ha emesso un Daspo.

All’interno della Curva “Campione” l’uomo aveva raccolto una torcia da segnalazione, precedentemente accesa da un’altra persona e lanciata a terra all’interno del settore stesso (Curva Ovest), per poi scagliarla in campo, finendo nelle immediate vicinanze della porta. La gravità e la pericolosità del gesto non è sfuggita agli stessi tifosi ultras che si trovavano nelle vicinanze che, dopo aver veementemente redarguito l’uomo per il gesto, lo hanno praticamente accompagnato verso l’uscita, di fatto consegnandolo al personale della Polizia di Stato in servizio all’esterno dello stadio. L’episodio è stato, peraltro, debitamente filmato dalle telecamere di sicurezza all’interno dell’impianto.

Accompagnato in questura ed identificato, R.S. di anni 41 di Ferrara, è stato denunciato per la violazione dello specifico reato: “lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive”.

Considerato che il comportamento dell’uomo ha posto in pericolo la sicurezza pubblica in occasione della manifestazione sportiva, il questore di Ferrara ha emesso un Daspo (divieto di accesso a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e dell’Unione Europea ove si disputano le competizioni di calcio, internazionali, nazionali e dilettantistici), per 1 anno. Il divieto, valido da 3 ore prima dell’inizio, durante e 3 ore dopo il termine degli incontri, è stato esteso, per lo stesso arco temporale, ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che vi partecipano. Le contravvenzioni al divieto di accesso sono punite con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 10 a 40.000 euro.

Proseguono a cura della Digos le indagini tese all’identificazione di coloro che hanno accesso altri fumogeni e torce all’interno del settore dello stadio, durante la stessa partita. Sono al vaglio le immagini relative ad altri due/tre soggetti dei quali si ritiene possibile l’identificazione.