Attualità
28 Aprile 2016
Cgil Cisl e Uil scendono in piazza per il tradizionale concerto anche se "c'è poco da festeggiare"

Primo maggio di rivendicazione, “ridiamo lavoro ai giovani”

di Redazione | 3 min

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Massimo Zanirato, Valentina Ziosi, Bruna Barberis e Marisa Baroni

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Non solo un momento di festa ma soprattutto di rivendicazione per rilanciare il lavoro che c’è sempre di meno, specie per i giovani. Questo sarà il 1° maggio targato Cgil Cisl e Uil che domenica, dalle 15 alle 20, scenderanno in piazza Municipale per il tradizionale concerto con le band del territorio. Previsti anche comizi in provincia e il 1° maggio cristiano organizzato da Anteas.

“C’è poco da festeggiare – ammette Massimo Zanirato, segretario generale Uil – ma c’è bisogno di discutere a livelli pratici per promuovere l’occupazione stabile, ostacolata dal Jobs Act, per sbloccare i contratti nazionali, fermi da oltre sei anni, e per smettere di essere un Paese succube delle politiche di austerità volute dall’Europa”.

Lo slogan di quest’anno è “Più valore al lavoro” e verrà declinato in tre temi: occupazione, contrattazione e pensioni. Ma, secondo le tre sigle sindacali, in tutti e tre i casi si sta facendo una politica inversa da quella necessaria. “La rinascita economica e sociale non può che ripartire dal lavoro che invece viene osteggiato da una condizione incredibile, dove lavorano persone di 65-67 anni quando a casa hanno figli e nipoti disoccupati” nota Bruna Barberis della Cisl.

“La riforma Fornero tiene fuori dal mondo del lavoro i giovani – ribadisce Barberis –, per questo vogliamo confrontarci con il governo per mettere mano a questa manovra che ha creato danni enormi e ci ha portato a una condizione iniqua. Siamo il paese con il tasso più alto d’Europa per quanto riguarda l’imposizione fiscale, per ripartire bisogna riformare il sistema”. Sempre in tema di dati ‘record’, Ferrara è la decima provincia in Italia per il numero di ore di cassa integrazione, salito al 100% nei primi tre mesi del 2016.

La “frattura generazionale” è il tema caldo per Valentina Ziosi della Cgil, secondo cui “il primo maggio rischia di diventare sempre più una festa non per i giovani” perché siamo in una situazione in cui “ci sono 97mila occupati in meno tra i 25 e 49 anni”, per non parlare del “mondo femminile dove l’occupazione è a meno 20%, al penultimo posto in Europa” e delle “pensioni con formule in controtendenza rispetto alle necessità”. “Serve più flessibilità e più lavoro – conclude Ziosi – perché è la leva per uscire da questa crisi e far partire la ripresa economica e sociale di cui abbiamo bisogno”.

Per questo primo maggio di rivendicazione, si esibiranno sotto al municipio Afric Racine, L’Alibi Perfetto, Dick Straw e Defiants’ Cage. Musica, comizi e distribuzione di garofani anche ad Argenta, Bondeno, Copparo, Masi Torello, Massafiscaglia, Poggio Renatico, Portomaggiore e Migliaro; previste due iniziative anche a Comacchio e Ostellato.

Tornerà anche il tradizionale “primo maggio cristiano” con la messa in cattedrale celebrata dall’arcivescovo Negri (alle 11.30) anticipata dal concerto della banda filarmonica comunale “Ariosto” (alle 9.30) e della rinnovata corale dei giovani di San Francesco (alle 10.30 e 12.30). Il messaggio dell’evento, secondo la presidente di Anteas Ferrara Marisa Baroni, è quello di “sviluppare il settore sociale in una città che invecchia come Ferrara”, una delle città con “la più alta percentuale di persone anziane, di cui la maggior parte ha pensioni al minimo, tra le più basse”.

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