Si potrebbe aprire una nuova inchiesta sul fallimento della Spal 1907 di Cesare Butelli, concentrata in particolare sui mancati introiti (circa 80 milioni di euro nel gioro di 20 anni) che sarebbero dovuti derivare dal campo fotovoltaico ceduto dalla società per soli tre milioni. È questa la novità più clamorosa al termine dell’ultima udienza preliminare sulla presunta bancarotta fraudolenta operata da Butelli e soci.
Durante l’udienza del 13 gennaio scorso il legale di parte civile Marco Linguerri (che rappresenta la curatela fallimentare) aveva infatti chiesto l’integrazione dei capi di imputazione con la nuova accusa, relativa appunto al mancato incassi di quegli 80 milioni di euro che avrebbero potuto salvare la società dal fallimento. E la decisione del pm Nicola Proto lascia aperta un’ipotesi finora inesplorata: il magistrato infatti non ha sollevato alcuna contestazione su questo punto, ma – dettaglio tutt’altro che secondario – si è riservato di valutare più approfonditamente la questione e la fattispecie di reato ipotizzabile. Detto in altre parole: la richiesta di integrazione avanzata da Linguerri potrebbe tramutarsi in nuova indagine della procura totalmente incentrata sulla cessione del campo fotovoltaico.
In attesa di conoscere questi sviluppi, l’udienza preliminare ha riservato anche altre sorprese. Il pm ha infatti scelto di integrare le ipotesi di accusa nei confronti di Butelli con un ulteriore capo di imputazione per bancarotta distrattiva: in questo caso l’ex patron della Spal 1907 è accusato di aver sottratto alla società attrezzature e risorse economiche per circa 300mila euro.
Altra novità è la decisione del gip di disporre l’incompetenza territoriale del tribunale di Ferrara nei confronti di quattro indagati (Luca Turra, Tommaso Franzini, Andrea Venturelli e Luga Garioni) e di trasferire gli atti del fascicolo a Brescia, dove aveva sede legale la società Turra Energia, che realizzò il campo fotovoltaico.
Secondo la procura Butelli avrebbe distratte 2.817.000 euro incassati dalla società sportiva grazie all’operazione fotovoltaico, girandoli alle società Gretom srl e Etrapiris srl di cui era socio-amministratore, anziché a favore della società. Per lo stesso reato è indagato con lui Remo Turra (difeso dall’avvocato Claudio Maruzzi), subentrato come socio di Butelli e proprietario della Turra Energia, che avrebbe girato 500mila euro (parte dei quasi tre milioni che Butelli avrebbe sottratto) alla Gretom e non alla Spal.
Tra i nomi degli altri sei indagati compaiono (oltre ai già citati Luca Turra, Franzini, Venturelli e Garioni) anche Claudio Galli e Filippo Brandolini, che attraverso le varie società – secondo la procura riconducibili al gruppo Turra – di cui erano titolari o rappresentanti legali avrebbero registrato operazioni mai avvenute nei libri contabili o prodotto false fatture nei confronti della Spal 1907, che in questo modo avrebbe perso 2,8 milioni di euro.
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