Cento. È Diego Contri il nome capace di riunire tutti (o quasi) i partiti e le liste civiche centesi nell’orbita del centrodestra, che questa mattina hanno presentato il candidato che darà battaglia alla coalizione Pd guidata dal sindaco uscente Piero Lodi. “Vogliamo riuscire a mandare a casa la peggior amministrazione che Cento abbia mai avuto – sono le sue prime parole di fronte alla stampa -. Questa città ha bisogno di un nuovo Rinascimento dopo il sisma e la crisi economica: deve tornare a essere il fiore all’occhiello di questa provincia”.

Al suo fianco si presentano alcuni dei principali nomi del centrodestra locale e non solo: dal deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Palmizio al segretario della Lega Nord Emilia Gianluca Vinci, passando per i consiglieri regionali leghisti Alan Fabbri e Marco Pettazzoni e per i fondatori delle liste civiche alleate: Fausto Pareschi (Per le Frazioni), Francesca Guidetti (Noi Che) ed Emanuele Boccafigli (Progetto Centese). Tutti uniti da un unico mantra: “Non vogliamo cadere negli stessi errori commessi, anche per colpa di altri, cinque anni fa”, afferma Fabbri. Ma la coesione del centrodestra rischia di essere compromessa dal forfait di Fratelli d’Italia, che sia a Vigarano che a Cento non ha aderito alla coalizione. “Chiediamo a chi non è presente a questo tavolo di unirsi”, continua l’ex sindaco di Bondeno, seguito da Palmizio che invita “tutti quelli che per ora non hanno aderito a pensarci, li aspettiamo. Lo stesso discorso vale per Vigarano”. I rappresentanti di FdI, presenti in sala, si riveleranno decisamente meno diplomatici.

Ma, in attesa del partito di Giorgia Meloni, Contri è già pronto per partire con la campagna elettorale. L’imprenditore, amministratore delegato della Plasma Metallized Coatings di Bologna, a metà degli anni ’90 aderì per qualche tempo a Forza Italia ma questa è la sua prima vera candidatura politica. “La nostra priorità è stata evitare i personalismi e unire la base del centrodestra – sono le sue parole -, e ringrazio le persone a questo tavolo che hanno fatto un passo indietro e non hanno voluto imporre un uomo di partito. Per me sarà fondamentale essere a disposizione dei cittadini: viviamo in un momento difficile e la gente ha bisogno di sentire le istituzioni al proprio fianco”. Uno stile che secondo Fabbri manca a Piero Lodi (“il nostro sindaco non farà finta di parlare al cellulare quando cammina per il centro”, è la frecciata del leghista, secondo cui “Cento è maglia nera nei tempi per la ricostruzione post sisma”).

Ancora da definire quale saranno la squadra di governo e il programma elettorale, che verranno definiti nel corso della campagna elettorale anche in seguito agli incontri con i cittadini e le parti sociali. Entusiasti al momento i rappresentanti delle liste civiche: Pareschi del gruppo ‘Per le Frazioni’ si dice soddisfatto del fatto che “nessuno abbia voluto mettere bandiere di partito: credo che questa coalizione possa fare molto per sostenere l’imprenditoria e i servizi ai cittadini”, mentre Boccafogli di Progetto Centese spiega che “occorre cominciare a parlare di territorio Cispadana, facendo rete con gli altri Comuni perchè Cento oggi paga un certo isolamento”.