Eventi e cultura
12 Febbraio 2016
La Petra Polimeri di Casumaro tornerà a produrre grazie all'aggregazione con l'Amp di Ferrara e agli investimenti del gruppo Ilpa

Dal riciclo della plastica al salvataggio di un’azienda distrutta dal sisma

di Redazione | 2 min

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Da sinistra: Tiziano Tagliani, Caterina Ferri e Riccardo Pianesani

Da sinistra: Tiziano Tagliani, Caterina Ferri e Riccardo Pianesani

La Petra Polimeri, azienda di Casumaro specializzata nel riciclo e selezione di rifiuti di imballaggio in plastica, distrutta dal sisma 2012, tornerà a nuova vita grazie all’aggregazione della produzione nel sito dell’Amp di Ferrara, azienda controllata dal gruppo Ilpa.

“Questa mattina – afferma l’ad di Ilpa Riccardo Pianesani – gli otto dei quindici lavoratori di Petra Polimeri che erano in cassa integrazione per il sisma hanno ricevuto l’informativa che il loro rapporto di lavoro sarebbe ripartito”. Le buone notizie sono in realtà più di una. Amp, prima controllata con un affitto di ramo d’azienda, è stata acquisita definitivamente da Ilpa (che ha sde in Valsamoggia, Bologna), gruppo che ora è in grado di fornire supporto finanziario e logistico per far ripartire la produzione di Petra Polimeri, portandola da Casumaro a Ferrara in un’area comune di produzione”.

Su tutto il sito ferrarese, dal 2011 (anno dell’affitto di ramo d’azienda di Amp) a oggi – spiega ancora Pianesani – “l’investimento è stato di 20 milioni di euro”. L’obiettivo, spiega ancora l’ad di Ilpa, “è partire entro fine anno: gli investimenti sono già stati pianificati, gli ordini sono già stati staccati e i lavori dovrebbero partire a giugno”.

Il sito, che si trova in zona Cassana, dietro il termovalorizzatore di Hera, verrà di conseguenza ampliato – anche con l’acquisto di una nuova area contigua per la realizzazione di impianto di depurazione più grande – e sarà in grado di trattare un un volume anno di rifiuti plastici post consumo pari a circa 45mila tonnellate all’anno, circa tre volte il volume della raccolta di bottiglie Pet dell’intera regione Emilia Romagna. In fase di avvio verranno impiegate in tutto 53 persone. “Il sito ferrarese – afferma Pianesani – potrà diventare uno dei primi centri, se non proprio il primo, di riciclo della regione”. Qui si produrrà un semilavorato dal materiale di riciclo che verrai poi inviato in Valsamoggia per la realizzazione di imballaggi per frutta e verdura.

“Contribuisce a rafforzare la filiera della plastica a Ferrara”, afferma l’assessore comunale alle attività produttive, Caterina Ferri che insieme al primo cittadino Tiziano Tagliani ha presentato alla stampa il nuovo progetto. Proprio il sindaco saluta con favore il ‘recupero’ di un’azienda come Petra Polimeri e il suo ingresso nel territorio produttivo cittadino: “È importante avere a Ferrara aziende che lavorano attorno a uno stesso core business”, spiega, riferendosi anche ai contatti precedenti ed esistenti tra Ilpa e Hera per il trattamento dei rifiuti plastici. “Nell’arco di 4-5 anni c’è stato un progressivo insediamento, segno anche di un radicamento nel territorio”.

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