L’Isr (Istituto di studi rinascimentali) indice ogni anno, a partire dal 1998, una Settimana di Alti Studi Rinascimentali su un argomento specifico. Siamo giunti alla diciottesima edizione con “L’umanesimo scientifico nelle terre degli Estensi”.
Il convegno si articola in tre giornate, dal 29 al 31 ottobre, con relazioni tenute da illustri studiosi dell’argomento, aperte al pubblico e gratuite; vengono inoltre presentate le ricerche dei vincitori delle borse di studio, provenienti dall’Italia e dall’estero.
Una delle caratteristiche precipue della Settimana di Alti Studi è, infatti, la presenza, diversa in ogni edizione, di giovani ricercatori, vincitori delle borse di studio messe a disposizione dall’Isr, al fine di valorizzare i risultati delle indagini condotte dalle nuove generazioni di studiosi.
Gli atti della Settimana, comprese le relazioni dei vincitori delle borse di studio, sono sempre pubblicati dalla rivista “Schifanoia”, semestrale dell’Isr, giunta al n. 46/47 e divenuta sede d’incontro tra studiosi già affermati e giovani ricercatori.
Questa edizione è organizzata con la collaborazione di Ferrara Arte.
“L’Umanesimo scientifico nelle terre degli Estensi”
Il grande storico della cultura, Jacob Burckhardt, affermava che l’Antichità aveva esercitato un impulso assai dannoso, nei confronti del Rinascimento: gli aveva trasmesso le proprie superstizioni (in particolare, il fatalismo astrologico greco-romano e, più tardi, anche quello arabo). Alcune di tali superstizioni si erano mantenute vive in Italia in epoca medievale, cosicché più facilmente ebbero modo di rinascere. “S’intende da sé che in ciò ebbe una parte grandissima la fantasia. Essa sola poteva imporre il silenzio allo spirito investigatore degli italiani” (J. Burckhardt, “La civiltà del Rinascimento in Italia”, 1860).
Quello “spirito investigatore”, in realtà, non si spense affatto. Sappiamo quale sia stato il debito della scienza moderna, nei confronti di quella antica. Grazie alle ricerche di testi antichi e ai nuovi e raffinati strumenti filologici, gli umanisti contribuirono alla rinascita della scienza e al suo sviluppo. Specialmente nella Ferrara estense, fra la corte e lo studio universitario, assistiamo alla straordinaria fioritura e diffusione della matematica, dell’astronomia, della medicina e dell’anatomia, della cosmologia, della geografia e della cartografia, come anche della prospettiva nelle opere pittoriche. Con questo convegno, l’Istituto di Studi Rinascimentali intende mettere a confronto studiosi e giovani ricercatori su un tema di estremo interesse per la storia della cultura, ma a volte trascurato o non tenuto nella giusta considerazione.
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