Economia e Lavoro
26 Giugno 2015
Il sindacato: "Esternalizzazioni? Regalo ai privati". Modonesi: "Manca una proposta, difficile esprimersi sul nulla"

Autobus in sciopero, Usb: “Il Comune prenda una posizione chiara”

di Ruggero Veronese | 3 min

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unnamed (4)“Il nuovo accordo con Tper, che non abbiamo sottoscritto, di fatto punta a esternalizzare un milione di chilometri all’anno di trasporto pubblico locale. Ci ritroveremmo da settembre con le linee più periferiche in mano ai privati”. È Leonardo Natali del sindacato Usb a spiegare i motivi dello sciopero di 24 ore dei dipendenti Tper, che ha raccolto un’adesione – secondo i dati del sindacato – dell’85% dei tranvieri a Ferrara e del 70% a Bologna. Uno sciopero che ha visto anche un presidio sotto allo scalone del Comune di Ferrara, dove una delegazione ha incontrato l’assessore al trasporto pubblico Aldo Modonesi e dall’amministratore unico di Ami (Agenzia Mobilità Impianti) Giuseppe Ruzziconi.

I rappresentanti dell’Usb puntano l’indice contro Tper, dichiarandosi fortemente contrari alla decisione da parte di un’azienda con i bilanci in utile di affidare alle aziende private parte del chilometraggio attualmente coperto dal personale interno. “Un’azienda che ogni giorno si vanta dei propri risultati di bilancio mira oggi ad esternalizzare il servizio di Ferrara, creando falsi esuberi di personale che nelle loro intenzioni dovrebbero poi essere trasferiti a decine di Km da casa, e a peggiorare ancora le condizioni di lavoro dei tranvieri. Un favore alle aziende private con utilizzo di denaro pubblico?”. Una preoccupazione che ha portato all’incontro di questa mattina con Modonesi e Ruzziconi, ai quali “abbiamo chiesto – spiegano i rappresentanti del sindacato – di assumere una posizione chiara sulle politiche di privatizzazione di Tper, sulle minacce di trasferire altrove i lavoratori, e sulla logica di Tper mirante a scaricare sul personale ogni sua inefficienza, intervenendo pubblicamente come istituzioni che hanno la responsabilità del trasporto pubblico delle persone”.

In bilico, secondo Tper, ci sarebbero circa 40 lavoratori, che potrebbero essere trasferiti ad altre mansioni o in altri bacini di utenza. “La lotta dei tranvieri – affermano i rappresentanti sindacali – è a difesa delle proprie condizioni di lavoro, della qualità del servizio, della sua sicurezza, e continuerà per fermare chi mira solamente ad accaparrarsi i soldi del finanziamento pubblico a danno nostro e dei cittadini”.

Nessuna fumata bianca però dall’incontro di questa mattina: in parte per l’autonomia di Tper rispetto alle decisioni delle amministrazioni pubbliche, ma anche per via di una certa distanza tra il Comune e le richieste del sindacato: “La posizione di Modonesi? – riferisce Natali – Non si è sbilanciato più di tanto. Entro la fine del mese pare ci sia un nuovo incontro con l’azienda e lì si discuterà anche di questi temi, ma dovremo aspettare ancora qualche settimana”. L’assessore dal canto suo, contattato da Estense.com, non nasconde alcune perplessità riguardo alla mobilitazione: “Quello che abbiamo detto – afferma Modonesi – è che sicuramente, rispetto all’accordo del 6 febbraio, se c’è qualcuno che ha ottemperato agli impegni previsti sono gli enti locali come il Comune di Ferrara, che ha messo a disposizione risorse aggiuntive per il trasporto pubblico. Per quanto riguarda il resto, dispiace constatare che in realtà manca ancora una proposta dall’altra parte del tavolo ed esprimerci sul nulla, al momento, ci pare un po’ difficile”.

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