Musica live, poesia errante, birra artigianale, stile underground e proiezioni grafiche: non mancherà proprio nulla al Railway Festival volume 3. Dopo il successo del primo evento pilota e dell’inaugurazione ufficiale, il centro culturale artistico musicale Cargo intende bissare i numeri delle prime edizioni venerdì 22 maggio con una nuova festa a partire dalle 20.30 presso il piazzale della stazione 36.
Il nuovo spazio di aggregazione – recentemente rivisitato e riqualificato dai giovani delle associazioni Bender Bar, Collettivo Binario 01 e Vida Krei – si è trasformato in breve tempo in una vera e propria fornace di idee in movimento. Il festival si arricchisce così di nuovi spunti e progetti: ospiti di questo terzo evento saranno Enrico Cipollini (voce e chitarra degli Underground Railroad), Kozmic Floor (Silvia Zaniboni, Michele Dallamagnana, Filippo Dallamagnana) e Big Khauna (Andrea Cera, Andrea Bignardi, Michele Massellani).
Il ricco programma di concerti live verrà animato dalla poesia errante di Ma Rea, che da circa un anno porta questa forma di arte-poesia ovunque capiti e in modo insolito. Generalmente esporta i suoi lavori in modo clandestino in giro per le città (ad oggi circa una ventina) usando un approccio molto simile agli street artists. Si possono riconoscere i suoi lavori dalla firma “Lo stendiversomio” perché è la sua poetica a firmarsi mentre lui è un semplice esecutore.
La poesia diventa errante perché, avendo perso parte della sua aura, vaga alla ricerca di un luogo in cui si possa dispiegare in tutto il suo splendore. In realtà, la poesia si fa errante perché ogni luogo può essere adatto ad accoglierla. Siamo solo noi a non essere abituati a tale pensiero. Per il Railway Festival, l’artista misterioso proporrà la prima opera di un nuovo progetto concettuale ed errante: Patch poetry.
In aggiunta a tutto questo, non mancheranno nuove pareti graffittate e proiezioni grafiche proposte dai talentuosi writers di Vida Krei e la birra artigianale Monkey Beer selezionata da Bender Bar e Beer Fest In The Town. Arte, musica, cultura si intrecciano così nel piazzale esterno della stazione di quello che era il circolo del Dopolavoro Ferroviario.
L’ingresso è come sempre libero. Il festival è interamente autofinanziato dai giovani del Bender Bar e delle associazioni Collettivo Binario 01 e Vida Krei, che oltre a condividere la sede hanno deciso di unire le proprie risorse e le proprie idee per rilanciare la vita culturale ferrarese in una zona spesso bistrattata.