Oggi, giovedì 15 gennaio, è stato inaugurato un parco per l’attività motoria ad accesso libero e gratuito posizionato in prossimità del sottomura di Ferrara, di fronte alla Casa degli Angeli, tra via Orlando Furioso e Corso Ercole I d’Este. Il parco – come ha spiegato in sede di inaugurazione Elettra Mantovani – è stato realizzato in un punto strategico della città, in un’ area già ampiamente utilizzata per lo svolgimento di attività sportive da parte di molto cittadini: le mura storiche come “palestra a cielo aperto”. Le attrezzature disponibili sono cinque: una panca con pedali per misurare la resistenza cardiovascolare, un attrezzo per lo stretching, una postazione per il potenziamento dei muscoli pettorali e delle braccia (chest) ed una che simula la corsa con un effetto di ammortizzazione (cross), infine un attrezzo per la stimolazione dei muscoli dell’anca che può essere usato da due persone nello stesso momento. Ogni postazione del parco è dotata di Qr code (codice a barre bidimensionale per la memorizzazione rapida di dati sullo smartphone) e di immagini per il corretto utilizzo dell’attrezzo.
L’idea di questa area dedicata allo sport è nata da “Progetto Pangea” per promuovere l’attività fisica per un invecchiamento di qualità. Le capacità fisiche si riducono con il passare dell’età e questo rende gli anziani una popolazione svantaggiata a causa della perdita di autonomia. Per questo motivo Pangea, insieme al Comune di Ferrara e all’Università di Ferrara, ha dato il via alla creazione di parchi a libero accesso per l’attività fisica degli anziani: si vuole migliorare lo stile di vita delle persone, soprattutto anziane, grazie allo sport e all’aerobica. Nel corso del progetto, il gruppo di ricerca di Unife, Unità di medicina interna, Gereontologia e Nutrizione Clinica, coordinato dalla dottoressa Angela Passaro, ha svolto al
cune attività mirate ai cittadini della città. Nelle giornate del 10-11-12 aprile 2014 sono stati eseguiti test clinici, gratuiti e non invasivi, per studiare la capacità motoria, la forza, la potenza muscolare e la composizione di 160 soggetti campione residenti nel nostro territorio. Dall’analisi dei dati raccolti dai test clinici è emerso che un invecchiamento sano è correlato alla stimolazione aerobica di alcune aree muscolari.
Grande orgoglio ed entusiasmo da parte della dottoressa Passaro: “E’ stata una esperienza bella e interessante soprattutto per il rapporto che c’è stato tra servizi sociali, sport e Università. L’iniziativa ci ha dato grande soddisfazione, speriamo in un ritorno in termini di salute”.”Il parco è un patrimonio pubblico importante per la salute dei cittadini, bisogna trattare bene questa palestra all’aria aperta e vi invitiamo a segnalare se l’area dovesse essere maltrattata” ha aggiunto l’ assessore allo sport Simone Merli. “Per la realizzazione del progetto ci sono voluti 3 anni, dal 2012 alla fine del 2014, ed il costo totale è stato di 23mila euro” afferma la dottoressa Passaro.
Il parco di Ferrara è il terzo importante obiettivo raggiunto da Pangea, un progetto finanziato dall’Unione Europea, terminato il 31 dicembre 2014 e nato dalla collaborazione tra le Università di Ferrara, Padova, Trieste e Udine, l’Università del Litorale per la Slovenia, i comuni di Ferrara, Capodistria, Kranj, l’Istituto per la salute della Repubblica Slovena e l’ospedale Generale di Isola.
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