Cronaca
17 Novembre 2014
Nuovo allerta della Protezione civile. Atteso l'innalzamento del livello di un altro metro

Piena Po, arriva una nuova onda più alta| LIVE

di Redazione | 7 min

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Il colmo di  piena del Po è passato ieri nel tratto ferrarese senza destare particolari preoccupazioni. Ma una seconda  ondata di piena transiterà però nelle prossime ore con significativi innalzamenti in tutta l’asta del Po. Sarà una piena superiore di un metro rispetto alla precedente.

E’ la Protezione civile dell’Emilia Romagna, infatti, ad aver emanato un nuovo allerta, aggiornando la fase di allarme già attiva per la piena. A causa infatti delle intense precipitazioni delle ultime ore, che hanno provocato nuovi fenomeni di piena degli affluenti appenninici piemontesi e in diversi affluenti alpini lombardi e delle possibili ulteriori condizioni di maltempo, che potrebbero coinvolgere anche gli affluenti emiliani, sulla base delle previsioni e delle indicazioni operative di Aipo sono previsti significativi innalzamenti idrometrici in tutte le sezioni del fiume Po. Già a partire da queste ore alla sezione di Piacenza si stanno registrando significativi incrementi di livello. Il raggiungimento del colmo di piena nella sezione di Piacenza era previsto nella tarda serata-nottata di sabato con un livello previsto di circa 8 metri, superiore di circa 1 metro rispetto al precedente colmo transitato nella notte tra il 13 e il 14 novembre. Progressivamente l’effetto delle nuova onda di piena verrà registrato in tutte le sezioni di valle.

Il nuovo colmo di piena avrà sicuramente valori superiori alla soglia 3 (criticità elevata), mantenendo una prolungata permanenza degli stessi sulle arginature sia maestre che golenali. La Protezione civile raccomanda quindi il mentenimento di un’attenta attività di monitoraggio delle arginature al fine di prevenire e intervenire prontamente su eventuali fenomeni di filtrazione o sifonamento. Non viene esclusa la possibilità di criticità localizzate in particolare suklle arginature golenali chiuse a causa dei livelli registrati e della loro permanenza nel tempo.

La nuova onda di piena del Po, che supererà il livello 3 di criticità (criticità elevata) nel tratto lombardo-emiliano e veneto, in base ai modelli previsionali si configura dunque superiore a quella in corso, che ha oltrepassato Pontelagoscuro stamattina alle ore 7 con un colmo di  2,70 m sullo zero idrometrico e che ora sta defluendo nei rami deltizi del Po, sempre con livello 3 di criticità (criticità elevata).

Il colmo è transitato a Ponte Becca intorno a mezzanotte con 5,23 m sullo zero idrometrico, oltrepasserà Piacenza entro il pomeriggio di lunedì con valori stimati attorno ai 7,55 metri sullo zero idrometrico e Cremona nella serata con valori nell’intorno di 4,50 m, leggermente inferiori a quanto in precedenza previsto. Nel ferrarese il passaggio è previsto per la giornata di martedì. Oltre alle golene aperte, tuttora in larga parte allagate, anche le golene chiuse secondarie potranno essere interessate dalla piena, mentre per quelle principali il franco risulterà notevolmente ridotto.

Il servizio di piena centrale e le strutture territoriali di Aipo sono impegnati nelle attività di previsione e monitoraggio e proseguono la vigilanza e il controllo delle arginature e delle opere idrauliche, con la collaborazione degli enti locali e dei volontari di protezione civile. Le operazioni in corso sul territorio sono svolte in stretto coordinamento tra tutti gli Enti facenti parte dei sistemi di protezione civile regionali e locali.

Il richiamo dell’Aipo è alla necessità di assoluta prudenza nei pressi delle aree prospicienti il fiume e in generale in relazione a strutture o attività che possono essere interessate dalla piena. L’invito ai cittadini è di attenersi scrupolosamente alle indicazioni e prescrizioni delle Autorità locali e di protezione civile, a non ostacolare le eventuali operazioni, a restare informati sull’evolversi della situazione. In base alle indicazioni della Regione Emilia-Romagna, la navigazione commerciale, a seguito degli incrementi idrometrici e della conseguente riduzione dei tiranti d’aria sotto i ponti, può subire delle limitazioni tali da interdire la stessa in alcuni tratti della rete e, per quanto riguarda la navigazione da diporto, rimangono valide le prescrizioni dei comunicati precedenti (cauta navigazione), confermate anche da Regione Lombardia. Per informazioni sulle condizioni di navigabilità è possibile contattare il n. 348 7618303.

Intanto nel corso della notte tra sabato e domenica il livello del Po a Pontelagoscuro si è mantenuto sostanzialmente stazionario, spostandosi di pochi centimetri. Alle 11 il livello del fiume registrato era di 2,68 metri, cioé 18 centimetri sopra il livello 3 di criticità, al momento meno di quanto previsto nella serata di sabato dall’Aipo, che ipotizzava il raggiungimento dei 2,80 metri sullo zero idrometrico. Alle 11,30 il livello era addirittura sceso di 4 centimetri per poi riprendere a salire di 1 centimetro alle 12. Fino a tarda sera il livello si è mantenuto sostanzialmente stazionario, scendendo addiritture a 2,57 alle 22.30, per poi risalire a 2,63 alle 23.

Fin dalle prime ore della mattinata di ieri, a Pontelagoscuro, non è mancato il consueto via vai di curiosi che hanno fatto da cornice, senza troppo intralciare, l’operato degli addetti della Protezione Civile e della Polizia Municipale, la cui attività non è apparsa particolarmente frenetica, segno di una sorta di tranquillità che si spera possa essere mantenuta anche nelle prossime ore. Ieri non si sono verificate infatti particolari criticità lungo il tratto ferrarese del fiume. Gli unici problemi finora emersi risultano essere un paio di fontanazzi, il primo a Francolino e il secondo a Mesola. Si tratta di fontanazzi piccoli che non hanno destato particolare preoccupazione e che gli addetti hanno prontamente provveduto a contenere e chiudere.

Sul posto, per verificare personalmente la situazione, si è portata la responsabile provinciale della Protezione civile, Alceste Zecchi, mentre sono arrivati a Pontelagoscuro anche i tecnici della Polizia idraulica costiera della Regione Emilia Romagna, che hanno predisposto e messo in funzione i droni che serviranno a monitorare dall’alto la situazione della piena.

La situazione a Bondeno. La seconda piena del Po è attesa già a partire dal 17-18 novembre. Naturalmente, il tutto avrà anche un riflesso sulla situazione del Panaro, dove ieri il livello della scala idrometrica ha iniziato lentamente a scendere, ma dove l’effetto del reflusso delle acque del Po tornerà a farsi sentire in coincidenza con la nuova piena. Da parte del comandante Stefano Ansaloni, che coordina le operazioni della Protezione civile dell’Alto Ferrarese, rimangono valide le prescrizioni diramate negli scorsi giorni: “Ci rendiamo conto che è difficile fermare le persone, in questi casi, ma ribadiamo che è assolutamente vietato il transito sulle sommità arginali che sono state chiuse a scopo precauzionale, vedi la Destra Po o la via Comunale per Stellata. Purtroppo, accanto alla presenza di persone sull’argine, che ostacolano il passaggio dei mezzi di soccorso e le operazioni di guardiana – spiega Ansaloni – ci siamo imbattuti anche in qualche cittadino che si è portato nella golena dei fiumi, cosa che è assolutamente sbagliata e pericolosa. Raccomandiamo alle persone di evitare queste zone, perché siamo impegnati a pattugliarle al meglio”. Per ogni dubbio, rimane attivo il numero di telefono per i cittadini, che dovrà servire per i casi di emergenza: 0532-898271 e che fa riferimento al Centro sovracomunale di Protezione civile dell’Alto Ferrarese di via Guidorzi. La piena del Panaro, come detto, sta conoscendo una lenta fase di decrescita. “Continuiamo, però, a monitorare anche arginelli e coronelle a protezione di attività private. L’acqua che ora scorre lentamente, sarà ancora oggetto del fenomeno del reflusso del Po, da lunedì 17 o martedì 18, ma è una piena che assolutamente non preoccupa”. Sempre a scopo precauzionale, sono state coperte da teloni due buche, provocate dall’azione delle volpi, in zona Gamberone, ma che non destano preoccupazioni, perché sono situate molto in alto, verso la sommità arginale.

Salvataggio a Massenzatica. Una donna e il suo cagnolino sono stati salvati dai vigili del fuoco dalle acque in piena del Po in località Massenzatica. La donna si trovava ieri alle 15.30 circa sull’argine del Po per osservare il fiume in piena, quuando improvvisamente il cane che portava al seguito è scivolato nelle acque. La donna si è tuffata per salvarlo, ma non è più riuscita a risalire, tanto che si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per riportare entrambi in salvo.

Treni Rfi e autobus sostitutivi. Rfi ha fatto sapere di aver predisposto un servizio di autobus sostitutivi per la tratta tra Ferrara e Piacenza nel caso le linee ferroviare si dovessero interrompere a causa della piena del Po. La decisione, insieme a quella di aprire 24/7 fino a fine emergenza un centro operativo territoriale per l’Emilia-Romagna, è arrivata dopo le nuove previsioni di Aipo e Prefettura relative alla nuova prossima piena del grande fiume, che dovrebbe innalzare di un altro metro il livello idrometrico del corso d’acqua.

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