Cronaca
9 Novembre 2014
In carcere Anis Karaui e Marica Soci, che gestivano il traffico di stupefacenti in via Baluardi

Pusher e fidanzati incastrati dalla squadra mobile

di Redazione | 2 min

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rossoFidanzati, conviventi e colleghi nello spaccio di droga. La squadra mobile della polizia di Ferrara ha messo fine allo smercio di stupefacenti condotto da una coppia residente a Ferrara, alla guida del noto giro di spaccio sulle mura di via Baluardi. Si tratta del 28enne marocchino Anis “il Rosso” Karaui e della sua fidanzata bresciana Marica Soci, arrestati nel corso delle indagini e ora incarcerati nelle carceri di Ferrara e Bologna dopo essere stati condannati rispettivamente a due anni e 6mila euro di multa e a due anni e mezzo di reclusione.

Da tempo la squadra mobile seguiva l’evolversi della situazione sulle mura di via Baluardi, zona un tempo controllata dal gruppo di spacciatori di origine marocchina, responsabile del cruento omicidio del 25enne tunisino Tarek Hamed e debellata dopo il delitto dalle forze dell’ordine. Questo fatto lascio il campo libero a nuovi spacciatori appena approdati a Ferrara, di origine tunisina e provenienti da Brescia. Tra questi anche Karaui, che secondo gli inquirenti avrebbe coordinato diversi suoi connazionali sfruttando anche le conoscenze della sua nuova compagna Marica Soci, bresciana residente da qualche tempo a Ferrara e che dava ospitalità a diversi immigrati in situazione di clandestinità.

I due hanno convissuto per qualche tempo in un condominio nel quartiere Doro, per poi trasferirsi in un appartamento in via XX settembre. È stato proprio grazie al nuovo domicilio che gli uomini della squadra mobile hanno raccolto le prove necessarie a inchiodare la coppia: impossibile infatti giustificare un affitto da 500 euro al mese per due disoccupati, a meno che dietro di loro non si nasconda un’attività illecita. Sono così partite le indagini sulla Soci e Karaui, che in settembre hanno portato all’arresto del “Rosso” e di un suo complice mentre erano di ritorno da Milano con un kilogrammo di hashish da piazzare sul mercato ferrarese.

Processato dal tribunale del capoluogo lombardo Karaui è stato condannato agli arresti domiciliari nell’appartamento di via XX Settembre e in questo modo le ‘incombenze’ legate allo spaccio sono passate sulle spalle della fidanzata bresciana. Che come il suo ragazzo alla prima mossa falsa è stata arrestata dalla polizia durante un’operazione contro il traffico di droga. Un arresto, con tanto di condanna da scontare nel carcere di Bologna, che ha fatto cadere i requisiti necessari a Karaui per scontare la pena ai domiciliari. E quindi anche “il Rosso” dello spaccio ferrarese è stato trasferito nella casa circondariale, dove dovrà restare per i prossimi due anni.

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