“Adottare idonei provvedimenti per far cessare immediatamente, almeno fino al termine del rischio di epidemia sanitaria, qualunque azione di accoglienza nei confronti di cittadini extracomunitari”. E’ l’impegno che assumerebbe il sindaco e la giunta se venisse approvata la mozione presentata dal consigliere Francesco Rendine (Gol), preoccupato per la diffusione dell’Ebola nei Paesi africani e per il possibile contagio da persone accolte in città. A tal proposito Rendine, nella stessa mozione, ha voluto ricordare al sindaco Tagliani di essere responsabile della salute dei cittadini.
Il consigliere di minoranza nelle premesse della mozione ha tuttavia allargato il discorso a un ragionamento politico, partendo dalla risposta del primo cittadino all’esponente nazionale della Lega Nord, Matteo Salvini, “Tu spara sui gommoni, noi lavoriamo”. “Si invita il primo cittadino – scrive Rendine nel documento – ad astenersi da reazioni offensive e scomposte. Salvini non ha mai sparato sui gommoni, detta accusa rappresenta una prevaricazione di linguaggio e, qualora fosse un invito, sarebbe un’istigazione a delinquere”. Per Rendine, dunque, una reazione eccessiva “davanti alla semplice critica a un assessore che da marzo a oggi ha accolto tra città e provincia oltre 250 profughi, l’ultimo gruppo formato da 26 persone è arrivato sabato notte, asserendo, contemporaneamente, che l’operazione è molto faticosa”.
“Queste azioni d’accoglienza – aggiunge il consigliere di minoranza – costano milioni di euro pubblici per politiche di integrazione e mediazione culturale”, che secondo Rendine “sono insostenibili soprattutto in questo periodo di gravissima crisi ove mancano i fondi per aiutare i cittadini e le aziende locali in difficoltà”. “Se il sindaco vuole lavorare lo faccia – conclude l’esponente di Gol – ma per i ferraresi e non per chi giunge da clandestino nel nostro Paese”.