
Irene Tagliani, presidente provinciale della Cna
In attesa di vedere le cose che avrà da dire, di cose da scrivere Irene Tagliani ne ha tante. E’ infatti con una lunghissima lettera che la presidente provinciale di Cna si autocandida alla corsa per il consiglio regionale. Un nome già uscito che ora trova la conferma della diretta interessata, che ammette di essere stata “sollecitata da più parti”. Una sollecitazione che arriva non certo dagli ambienti più vicini a Calvano e Zappaterra e che trova il suggello prima del giorno ultimo disponibile.
Ed è al segretario che scrive Irene Tagliani (che a dispetto del cognome non vanta parentele in municipio) scrive, chiedendogli “di considerare il mio nome nel novero dei possibili candidati della lista del Partito democratico all’elezione dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna del prossimo novembre”. La rappresentante del mondo imprenditoriale vanta la sua “assoluta autonomia” in merito a questo passo, anche se la sua entrata nell’agone preelettorale è stata sollecitata da figure interne al partito. Di sicuro la ‘candidata ad essere candidata’ può vantare un ottimo curriculum. Ad appena 37 anni è stata presidente regionale dei giovani di Cna e nell’ultimo anno, presidente provinciale di Cna Ferrara, “carica che intendo lasciare se e quando la mia candidatura verrà approvata dagli organi competenti del Pd”.
Quanto al possibile programma Irene Tagliani ha in mente già dei punti fermi: welfare, lotta alla burocrazia e di riduzione della pressione fiscale, colmare il deficit infrastrutturale del ferrarese e non dimenticare l’emergenza terremoto.
Quanto al primo punto va rivisto, secondo l’imprenditrice, “il sistema di formazione professionale, ma anche ripensando il modello di welfare, che ha funzionato egregiamente per molti decenni, ma che ora necessita di una nuova identità capace di coniugare nuovi bisogni, nuovi attori e risorse non più crescenti”. Il sistema imprenditoriale della nostra regione, invece, ha bisogno “di risposte soprattutto in tema di lotta alla burocrazia e di riduzione della pressione fiscale, al contempo agendo con efficienza ed efficacia sia sul complesso di spesa pubblica regionale e sul sistema delle aziende partecipate”.
La Tagliani non dimentica il turismo, proponendo di unire “le diverse aree della provincia in un’offerta unica capace di competere nel mercato mondiale”, con un occhio speciale all’area adriatico-ionica.
“Credo infine – conclude -, per citare il tema più importante per il territorio da cui provengo, che non vada abbassata la guardia nei confronti dell’emergenza terremoto, che è ancora ben lungi dal’essere conclusa e che ancora necessita di molto lavoro di squadra tra Regione, sistema produttivo ed enti locali”.
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