Caro Segretario,
in conformità con il percorso deciso dalla direzione provinciale del Pd lo scorso 5 settembre, sono qui a chiederti di considerare il mio nome nel novero dei possibili candidati della lista del Partito democratico all’elezione dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna del prossimo novembre.
Sebbene sollecitata da più parti, ho maturato questa decisione in assoluta autonomia e nell’ambito di un profondo rispetto verso il Partito democratico, che riconosco essere stato in questi anni e soprattutto negli ultimi mesi, il motore di un cambiamento importante di cui ha profondo bisogno il nostro Paese, la nostra Regione e il nostro territorio. Il rispetto che nutro verso il Pd mi impone anche di proporre la mia candidatura a prescindere dal legittimo e per molti versi salutare, dibattito democratico tra le diverse sensibilità politiche e culturali all’interno dl partito stesso. così come avanzo la mia candidatura senza alcun impegno pregresso a sostenere a mia volta uno dei due candidati di genere maschile presenti nella lista.
Avanzo la mia candidatura perché sono convinta che nella vita di ciascuno di noi prima o poi arrivi il momento di decidere se restare a guardare, oppure dare il proprio contributo, senza chiedere nulla in cambio. Porto in dote al Partito democratico la mia esperienza di giovane imprenditrice, di presidente regionale dei giovani di Cna e nell’ultimo anno, di presidente provinciale di Cna Ferrara, carica che intendo lasciare se e quando la mia candidatura verrà approvata dagli organi competenti del Pd.
Sono convinta che il nostro territorio provinciale abbia bisogno, in occasione delle prossime elezioni regionali, di una rappresentanza forte e qualificata, che metta al centro il ruolo del ferrarese all’interno di un contesto economico e sociale che, dopo tanti anni di crisi, ci impone cambiamenti radicali ma condivisi.
È mia convinzione che occorra concentrarsi sul sostegno ai più deboli, rivedendo il sistema di formazione professionale (sulla base dei proficui risultati già ottenuti nella scorsa legislatura), ma anche ripensando il modello di welfare, che ha funzionato egregiamente per molti decenni, ma che ora necessita di una nuova identità capace di coniugare nuovi bisogni, nuovi attori e risorse non più crescenti. Credo che il sistema imprenditoriale della nostra regione (e non della nostra città) abbia bisogno di risposte soprattutto in tema di lotta alla burocrazia e di riduzione della pressione fiscale, al contempo agendo con efficienza ed efficacia sia sul complesso di spesa pubblica regionale e sul sistema delle aziende partecipate.
Credo che il deficit infrastrutturale del nostro territorio possa essere colmato nei prossimi anno col fattivo intervento della Regione e che il territorio ferrarese possa finalmente ambire ad aumentare significativamente il proprio potenziale di attrattività turistica, unendo le diverse aree della provincia in un’offerta unica capace di competere nel mercato mondiale. è altresì necessario sfruttare al massimo le opportunità del rapporto con l’Europa, in quanto ci sono grandi potenzialità non ancora del tutto comprese ion èarticolare nell’area Adriatico-ionica.
Credo infine, per citare il tema più importante per il territorio da cui provengo, che non vada abbassata la guardia nei confronti dell’emergenza terremoto, che è ancora ben lungi dal’essere conclusa e che ancora necessita di molto lavoro di squadra tra Regione, sistema produttivo ed enti locali.
Queste sono alcune delle motivazioni che mi spingono con l’umiltà che mi è consona, ma anche con il massimo della determinazione e dell’impegno, a proporre al Partito democratico di considerare la mia disponibilità. spero che il mio contributo possa essere apprezzato, o quantomeno possa essere utile ad arricchire il dibattito, nell’interesse di tutti.
Irene Tagliani