Bondeno. Le paure si sono trasformate in realtà: il progetto di riconversione dell’ex zuccherificio in un nuovo, scintillante, pastificio che avrebbe portato lavoro a Bondeno è destinato a rimanere solo un cumulo di carta e illusioni.
La notizia è stata data da Finbieticola durante l’incontro di ieri mattina a Roma presso la sedei della Union Zucchero. Le paure, i timori e i sospetti di questi anni sulla fattibilità del progetto e sulla reale volontà di portarlo a termine da parte dei (tanti) soggetti coinvolti in questi anni si sono rivelati fondati.
Al tavolo capitolino c’erano sia i nuovi vertici di Finbieticola – Roberto Montese e Giovanna Letizia – sia i sindacati territoriali (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, oltre a un delegato delle Rsu), scesi nella capitale per capire quale sarà il futuro degli undici dipendenti dell’ex zuccherificio di Bondeno, per i quali a giugno erano scaduti gli ammortizzatori sociali. Rispondendo alle domande dei sindacati, i vertici Finbieticola hanno risposto con parole che Bondeno temava da tempo di udire prima o poi: il progetto Thomas Food (l’ultima società inseritasi in questa grottesca vicenda), presentato in pompa magna in un’assemblea pubblica con tanto di attacchi a chi mostrava ancora riserve (in particolare a Giovanni Nardini del Pd) e promesse di 400 nuove assunzioni e avvio della produzione a giugno 2016 non si farà. Ora sarà la stessa Finbieticola a dover presentare un altro progetto di riconversione per i 30 ettari destinati ad ospitare impianti industriali e i 6 pronti per l’edilizia residenziale.
I segnali negativi non sono mai mancati, a partire dalla girandola di soggetti più o meno legati a Enumplan (la società di progettazione che avrebbe dovuto realizzare il progetto del pastificio) e poi ritiratisi dalle trattative per un motivo o per l’altro, toccando i contratti mai firmati per il passaggio di proprietà del terreno, per finire con i precedenti e fallimentari tentativi di costruire pastifici sia in Regione che all’estero, finiti tutti con un nulla di fatto e l’amaro in bocca. A poco è servito lo sforzo delle istituzioni territoriali di agevolare in ogni modo le trattative.
Come se non bastasse rimane ancora in bilico il destino dei dipendenti dell’ex zuccherificio. Stamattina è prevista un’assemblea e l’11 settembre è già in programma un nuovo incontro a Roma per definire la loro situazione. Per ora le parti hanno raggiunto un accordo per la copertura delle mensilità di luglio e agosto con Finbieticola che si accollerà i pagamenti, e si parlerà del destino delle maestranze, per le quali ci si aspettava il riassorbimento nell’ormai fantomatico pastificio.