Cronaca
6 Luglio 2014
La madre di Federico Aldrovandi chiude l'account e lascia un messaggio: "Tutto è già stato detto"

Patrizia Moretti chiude Facebook e torna “mamma privata”

di Redazione | 2 min

patrizia moretti 2Patrizia Moretti ha deciso di lasciare Facebook e di tornare a essere una “mamma privata”. Lo ha annunciato lei stessa con un messaggio sulla pagina Fb del figlio Federico Aldrovandi, chiudendo contestualmente la propria pagina personale.

Un messaggio lasciato a “tutto il popolo di Facebook” in cui la madre del giovane ucciso da quattro poliziotti spiega il motivo del suo gesto: “Ho chiuso l’account Fb perché tutto è già stato detto. Le sentenze sono definitive. Chi vuol capire ha capito. Agli altri addio. Io torno ad essere mamma privata. Federico adesso ha moltissime voci che ringrazio una per una. L’Associazione prosegue sulla strada di Federico e su questa pagina. Ciao”.

L’Associazione Federico Aldrovandi, alla quale fa riferimento Patrizia Moretti, ha quindi risposto augurandosi “che Patrizia possa alleggerire la sua vita passando il testimone a chi ha capito che la lotta della famiglia Aldrovandi è la lotta di tutti”.

La decisione di Patrizia Moretti arriva a poche ore dalla notizia relativa alla querela che Franco Maccari, segretario generale del Coisp, ha annunciato di voler sporgere per diffamazione a carico della madre di Federico Aldrovandi. Questo dopo un’intervista rilasciata dalla donna al sito Contropiano.org, nella quale si legge testualmente: “Penso che Maccari sia uno stalker. Non scendo a indagare le motivazioni dei suoi assurdi comportamenti. Penso sia un vero torturatore morale, che non ha mai avuto scrupoli nei confronti della mia famiglia”. Ma soprattutto dopo le offese ricevute proprio su Facebook da un ferrarese all’indomani della notizia del sequestro dei beni dei poliziotti condannati ordinato dalla corte dei Conti.

Due situazioni che evidentemente devono aver indotto la Moretti ad assumere questa iniziativa per la propria tranquillità personale e in merito alle quali si è espresso, sempre sul social network, anche il padre di Federico, Lino Aldrovandi: “Incredibile – scrive – dover assistere a tanto orrore, disprezzo e astio. Dopo averci ammazzato un figlio con violenza e senza una ragione, un certo mondo continua a bastonare, a soffocare, a torturare per un dolore, incurante della salute delle persone e delle sentenze dei Tribunali, quasi a volerci spaccare il cuore, come lo fecero quella mattina a Federico. Era forse il prezzo da pagare per una piccola, quasi impercettibile giustizia, ma per la dignità e il rispetto che troppe volte sembra allontanarsi, di un ragazzino meraviglioso, con cui vivevamo assieme 16 ore al giorno, era il minimo che potessimo fare. Affronteremo anche questo, anche se i mie occhi e la mia attenzione saranno sempre puntati sui condannati di questa storia maledetta: “Pontani Enzo, Forlani Paolo, Segatto Monica e Pollastri Luca”. Il resto è schifezza”.

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