Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ancora un grave incidente in via Comacchio dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 aprile, una donna di 30 anni e una bambina di 5 anni - mamma e figlia - sono state investite mentre stavano attraversando la strada all'altezza del civico 195, poco dopo la rotonda di via Caldirolo
di Elisa Fornasini
La protezione civile è web 2.0 con il nuovo progetto promosso dalla Provincia di Ferrara per la completa informatizzazione del sistema di protezione civile territoriale, consultabile ed implementabile via web. Si tratta del cosiddetto “progetto Zerogis”, una piattaforma web condivisa e di semplice utilizzo, già diffusa e utilizzata a livello nazionale in alcune regioni (Liguria, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta) e in molti comuni e province.
L’esigenza di predisporre questo progetto anche a Ferrara e provincia è nata dall’esperienza vissuta durante gli eventi sismici di maggio 2012, in cui a tremare non sono stati solo il nostro territorio e i nostri cuori, ma anche il nostro sistema di gestione delle emergenze. Il periodo, infatti, è stato caratterizzato anche dalla difficoltà di reperire informazioni e dati fondamentali per gestire l’emergenza, contenuti spesso negli edifici crollati o dichiarati inagibili.
Problema che non dovrebbe più sussistere con il nuovo sistema informatico che, oltre a produrre una omogeneizzazione dei dati in possesso di una vasta pluralità di enti (i soggetti coinvolti sono comune, provincia, regione, prefettura, media, cittadini, aziende e pubblici servizi), dovrebbe semplificare le procedure di consultazione, aggiornamento e utilizzo dei piani di protezione civile. Tale piattaforma web dovrebbe così diventare un valido supporto per la realizzazione e il trasferimento dei dati dei piani di protezione civile, permettendone una facile gestione e consultazione, indipendentemente dalla collocazione spazio-temporale degli operatori e contestualmente consentire di divulgare ai cittadini le informazioni utili contenute nei piani stessi.
“La Provincia chiuderà i battenti il 26 giugno – annuncia l’assessore provinciale alla protezione civile Stefano Calderoni – e concludiamo il nostro mandato mettendo a disposizione del territorio un nuovo strumento interattivo che rappresenta un grande passo per il futuro sia nella gestione delle emergenze che nel rapporto coi cittadini”. Un ‘testamento’ con una doppia valenza, quindi, dato che secondo l’assessore provinciale il “software intelligente semplificherà l’attività amministrativa e cambierà il dialogo con il cittadino”. Oltre alla completa informatizzazione che metterà a sistema i piani di protezione civile e la cartografia, infatti, verrà creata un’applicazione per smartphone che, in caso di emergenza, dovrebbe avvertire i cittadini in tempo reale sulle linee di comportamento da seguire ed eventualmente le zone da raggiungere per mettersi in sicurezza. L’app sarà scaricabile dal sito della protezione civile e sarà attiva la possibilità di iscriversi al servizio anche attraverso gli sms.
A entrare più nel dettaglio del funzionamento del sistema è Luigi Cassioli, responsabile software di Zerobyte Sistemi srl di Firenze, l’azienda incaricata di creare la piattaforma web e l’app. “Il progetto è stato diviso in alcuni moduli – spiega Cassioli. – Il primo modulo tecnico è dedicato al geo database, all’archivio unico di strutture e rubrica, alle funzioni di analisi e interrogazione e a differenti livelli di autenticazione. Questo perché non tutti possono vedere e modificare tutte le pagine, ma aggiornare solo il settore di propria competenza con password specifiche. Seguono il modulo ‘comunicazione’ in tempo di pace, il modulo ‘sala operativa’ per gestire le emergenze, il modulo ‘mobile’ per l’app rivolta ai cittadini ai tecnici e infine la formazione”.
Per quanto riguarda i costi, la Provincia si farà carico di comprare il software (24mila euro), mentre ai Comuni si chiede un contributo annuale di qualche centinaio di euro per gli aggiornamenti. Anche la Prefettura ha dato subito la propria adesione al progetto. Una specie di ‘passaggio di testimone’ dato che, come ricorda Calderoni, sarà la Prefettura che gestirà le attività di coordinamento una volta gestite dalla Provincia.
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