Cronaca
20 Maggio 2014
L'istituto danneggiato dal terremoto tornerà a ospitare le sette classi da lunedì 15 settembre

Mosti, dal sisma alla “scuola più bella di Ferrara”

di Redazione | 3 min

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Sono passati due anni da quando la terra tremò per la forte scossa di terremoto che colpì la nostra provincia esattamente il 20 maggio 2012. Un ricordo indelebile rimasto nella mente di tutti, anche e soprattutto dei bambini, che il sisma l’avevano a malapena visto sui libri di testo. Con queste premesse è ancora più facile capire quanto questa giornata sia stata importante per gli allievi della scuola primaria Ercole Mosti, il cui edificio era stato danneggiato dal sisma e che a breve verrà restituito alla città. Oggi, nel cortile interno della sede, si è svolta la festa di fine anno: una ricorrenza per ricordare quei giorni terribili, ma anche un’occasione per festeggiare l’imminente riapertura della scuola. Da lunedì 15 settembre, data di inizio del nuovo anno scolastico, i bambini potranno tornare a frequentare l’istituto completamente rinnovato di via Bologna 152, dopo essere stati ospitati in questi ultimi due anni dall’istituto tecnico geometri Aleotti.

“Abbiamo aspettato due anni – commenta il preside dell’istituto comprensivo “Giorgio Perlasca” (di cui il Plesso “Mosti” è parte) Stefano Gargioni – ma questi bambini avranno la scuola più bella di Ferrara perché avranno degli spazi che altri plessi non possiedono”. Una punta di orgoglio mentre scruta il sorriso di tutti i suoi alluni, entrati nel giardino come un’orda piena di entusiasmo, gridando “Mosti!” e tendendo in alto una serie di palloncini gialli raffiguranti uno smile. L’invito a sorridere è stato accolto con energia dai bambini ma anche dai genitori; erano infatti molte le famiglie accorse all’inaugurazione di quello che sarà la scuola appena finite le vacanze estive. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente del consiglio d’istituto Francesco Bertelli (che ha ribadito quanto sia stata importante la collaborazione tra studenti, famiglie, docenti e amministrazione comunale), il parroco della Sacra Famiglia don Mauro Ansaloni e il dirigente scolastico dell’istituto Aleotti Fabio Muzzi, che ha ospitato per questi due anni i piccoli alunni. “E’ stato un grande momento di riflessione e di crescita – commenta il preside – perché l’incontro tra gli studenti più grandi e quelli più piccoli ha arricchito entrambe le parti di esperienze nuove. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per mettere i bambini nelle condizioni migliori, ma è bello che ora possano tornare a casa”.

A questo simbolico ‘passaggio delle chiavi’ dal Comune, che aveva preso in carico i lavori del plesso per un costo di 970mila euro, all’istituzione scolastica è mancato per una volta il sindaco Tiziano Tagliani ma non l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi: “Due anni fa a quest’ora stavamo facendo la conta dei danni, ora stiamo inaugurando la nuova scuola, che è stata inagibile per tanto tempo ma che ora tornerà a nuova vita. Il cantiere è partito a settembre dello scorso anno e si sono già conclusi gli interventi strutturali – rendiconta l’assessore – un lavoro eccellente svolto con professionalità dall’impresa Opere Edili srl di Padova”. Indipendentemente dai discorsi istituzionali, i veri protagonisti della festa di fine anno non potevano che essere i bambini: gli alunni delle classi quarte e della classe quinta si sono preparati alla cerimonia partecipando al laboratorio didattico “Dal terremoto alla ricostruzione”, organizzato dalla docente Sabrina Volpe dell’Aleotti, che prevedeva una simulazione attraverso modelli di cartapesta degli effetti del sisma. I festeggiamenti sono continuati nel pomeriggio: le sette classi della scuola primaria hanno proposto una serie di animazioni e canti davanti a un folto pubblico composto dai genitori e dai docenti. A chiudere la cerimonia un rinfresco offerto dalla ditta Cir con cui salutare festosamente la scuola prima di tornare a sedersi sui banchi a settembre.

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