Comacchio Pride, torna l’arcobaleno sui canali della città
Torna per la sua terza edizione il Comacchio Pride, l’evento che celebra l’orgoglio, la libertà e l’inclusione nella suggestiva cornice dei canali di Comacchio
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Il prossimo appuntamento si terrà sabato 17 maggio alle ore 10 presso il Centro Laguna (via Spina 38, Comacchio) e sarà dedicato a uno dei temi più urgenti e attuali: il lavoro
Diffondere la cultura della legalità attraverso le note musicali del rap, il canale di comunicazione che oggi è il più diffuso fra i giovani. E’ l’idea “Rap e legalità” su cui hanno lavorato gli studenti e le studentesse delle scuole del territorio
Era arrivato domenica e sarebbe tornato a casa oggi il 28enne forlivese Emanuele Lamanna tragicamente deceduto nella mattinata di mercoledì 14 maggio. Si trovava al Camping Florenz di Lido degli Scacchi e intorno alle 9 di mattina, mentre faceva colazione, ha avuto un attacco epilettico proprio mentre ingeriva un boccone
Il cuore di Comacchio, nella suggestiva piazza dei Trepponti, ha accolto Radici Sonore, Con la Voce, con gli Occhi, con il Cuore, un evento che unisce musica, cittadinanza attiva, valorizzazione del territorio e partecipazione sociale
Comacchio. Entrano in gioco i testimoni delle difese al processo ‘Comacchiopoli’, che vede imputati ex politici e funzionari del Comune di Comacchio per le presunte agevolazioni a pratiche edilizie in cambio di soldi o favori, come la sponsorizzazione della squadra di calcio locale. La tesi degli avvocati difensori è ormai nota: gli imputati agirono all’interno delle loro funzioni e per il bene comune. Una tesi che viene sostenuta anche dai testimoni che sfilano in aula durante l’ultima udienza, in gran parte tecnici pubblici e privati che avevano frequentemente a che fare con i funzionari e i dirigenti dell’ufficio urbanistica, ma anche dallo stesso presidente del Comacchio Calcio, Filippo Folegatti, che risponde alle domande sulle contestate quote di sponsorizzazione alla squadra.
Il processo vede alla sbarra a vario titolo per corruzione, istigazione alla corruzione e omissione in atti d’ufficio sei imputati: Manlio Carli e Antonio Pini, (ex dirigenti all’urbanistica del Comune), Eugenio Gramolelli (ex consigliere comunale Pd e assessore alle attività produttive), Fabrizio Felletti (ex assessore allo sport), Iginio Ferroni (ex consigliere di Alleanza Nazionale) e Berto Cavallari (ex assessore all’urbanistica). L’inchiesta è però divisa in due tronconi principali, relativi due distinte operazioni edilizie finite sotto la lente di ingrandimento della procura. La prima riguarda le pratiche per la costruzione del capannone che ospita il centro Brico (che secondo la procura sarebbero state ‘sbloccate’ solo dopo un pagamento ‘mascherato’ da sponsorizzazione calcistica), la seconda invece la costruzione del porto turistico sulla costa, che sarebbe dovuta essere ‘agevolata’ nel passaggio in consiglio attraverso pagamenti ai politici (in particolare Ferroni, mentre sono stati prosciolti da questa accusa in udienza preliminare l’ex sindaco Cristina Cicognani e il suo vice Walter Cavalieri Foschini).
A contestare il capo d’imputazione relativo al centro Brico è soprattutto Filippo Folegatti, presidente del Comacchio Calcio, secondo cui l’entità delle quote versate da Luciano Vazzoler (l’imprenditore, già condannato a un anno e 8 mesi in rito abbreviato, che fece partire la pratica edile) sarebbe in linea con le normali cifre di mercato necessarie per una sponsorizzazione. Si parla di circa 5.500 euro all’anno, divise in 7 fatture, per il periodo dal 2005 al 2009. Secondo la procura, 3mila euro di questa somma sarebbero finiti nelle tasche degli imputati.
I rimanenti testimoni sono soprattutto geometri e ingegneri privati, chiamati in aula dall’avvocato Maria Luigia Mezzogori, difensore di Pini. I tecnici parlano della normale condotta professionale dell’imputato e dei suoi colleghi, sostenendo che il dirigente dell’ufficio urbanistica si era spesso adoperato in prima persona per cercare di risolvere gli impasse burocratici e per trovare soluzioni veloci ai problemi nei termini di legge. Testimonianze che secondo la Mezzogori smentiscono le dichiarazioni fornite da Sergio Marinelli, già condannato a un anno e mezzo in patteggiamento e da allora testimone chiave nel processo ordinario, e che vengono correlate anche da una documentazione cartacea. Il pm Nicola Proto solleva però un dubbio sull’autenticità del materiale proposto dalla difesa e il tribunale ne rimanda l’acquisizione al prossimo 8 maggio, data che concluderà definitivamente la fase istruttoria e avvierà il processo verso l’attesa conclusione.
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