Portomaggiore
26 Marzo 2014
Minarelli: “Non vogliamo fare cassa, guardiamo alla sicurezza”

Polemiche sui prevelox a Porto

di Redazione | 3 min

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unnameddi Michele Rubbini

Portomaggiore. A Portomaggiore sta continuando la polemica in seguito alla collocazione di quattro Pre Velox nelle frazioni di Runco, Maiero e Ripapersico tutte e tre intersecate da strade provinciali.

Alla luce del clima di malcontento generale il sindaco Nicola Minarelli ha scelto di rispondere alle domande più ricorrenti dei residenti, per chiarire una volta per tutte la situazione.

Come mai la scelta dei Pre Velox?

La scelta è stata motivata dagli umori delle frazioni in cui sono stati collocati, in poche parole i residenti di tutte e tre hanno lamentato un problema di sicurezza inerente alla viabilità dei centri abitati. Spesso durante gli appuntamenti di incontro come ad esempio “Hai un momento sindaco” si richiedeva un intervento del Comune per far terminare il transito di veicoli ad elevata velocità ed una delle soluzioni proposte era la collocazione di quest’ultimi. Essi infatti sono l’unica soluzione che si può definire tale e non un palliativo, in quanto svolgono un’importante azione di deterrenza. Gli strumenti a disposizione del Comune rimangono comunque gli stessi, abbiamo sempre avuto un solo Velox che a turno sarà collocato in un Velobox soltanto, le rilevazioni non sono aumentate rispetto ai precedenti periodi.

Come mai a Ripapersico possiamo trovare due velobox?

A Ripapersico ne troviamo uno all’interno del centro abitato ed uno collocato fuori, in entrambi il limite è dei 50 km/h. Ci tengo a specificare che non è stato modificato nessun limite e si sono mantenuti quelli preesistenti. Abbiamo ritenuto di collocarlo anche nel tratto di strada antecedente all’ingresso a Ripapersico, seppur non sia all’interno del paese, perchè è di elevata pericolosità ed infatti in passato ha causato incidenti stradali gravi.

Perchè a Runco non si è potuto utilizzare il semaforo già presente e farlo diventare un semaforo intelligente? (Per semaforo intelligente si intende un semaforo con il rilevamento di velocità il quale diventa rosso nel caso di un superamento del limite).

Il semaforo non è un buon deterrente per la riduzione di velocità a differenza dei Pre Velox, la velocità prima e dopo il semaforo si mantiene molto alta inoltre, questo l’ho anche verificato personalmente, spesso non c’è nemmeno il rispetto per il rosso e si attraversa l’incrocio impunemente.

C’è anche un discorso economico da fare: un semaforo intelligente costa alle casse comunali dai 30000 ai 40000 euro, mentre le quattro postazioni Pre Velox sono costate in totale 10000 euro.

Dove finiranno i soldi derivanti dalle eventuali multe?

Finiranno a sostenere le spese di funzionamento del corpo di Polizia Municipale mentre la restante parte sarà destinata alla manutenzione del territorio secondo le vigenti norme di legge. Alle accuse che affermano di aver scelto i Prevelox per fare cassa, posso solo rispondere che se davvero lo avessimo voluto avremmo scelto altre posizioni, inoltre mantenere in cinquanta in un centro abitato è una scelta di civiltà.

Risalgono a qualche giorno fa le dichiarazioni del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi, anche a seguito del servizio della Iena di Mauro Casciari in cui mostrava centinaia di finti collocati in vari comuni, Lupi dichiara che i finti-velox non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada e pertanto non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione.

Lupi ha quindi invitato il sindaco di Torino Fassino, in qualità di Presidente dell’Anci, a diffondere la dichiarazione in modo tale che le varie amministrazioni possano tenere conto delle considerazioni appena svolte nelle loro valutazioni che, peraltro, non dovranno prescindere da una valutazione complessiva della congruità della spesa, sia in termini specifici che sotto il profilo dei benefici conseguibili ai fini della sicurezza stradale.

La risposta del sindaco Minarelli riguardo alle ultime dichiarazioni del ministro Lupi sono chiare: “Non è arrivato nessun comunicato, le regole non sono cambiate e le circolari del ministero parlano chiaro e li consentono”.

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