Terre del Reno
18 Marzo 2014
Due anni per truffa a Giorgio Squarzola, legale rappresentante della Pomac

Preventivi truccati per avere incentivi, condannato imprenditore

di Marco Zavagli | 2 min

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admin-ajax.phpMirabello. Condannato a due anni per truffa ai danni della Comunità europea. Si è concluso così il processo per truffa a carico di Giorgio Squarzola, legale rappresentante della ditta Pomac di Mirabello, leader mondiale nella costruzione di macchine raccoglitrici per il pomodoro.

Secondo l’accusa l’uomo aveva truccato dei preventivi relativi alla vendita di una macchina agricola, per consentire al cliente di comprarla ottenendo un incentivo sull’acquisto pari al 35% del valore. Per farlo aveva fornito alla ditta acquirente tre preventivi. Il proprio, in regola. E altri due intestati a due ditte concorrenti, disconosciuti nel corso del processo dai rispettivi titolari.

In questo modo il preventivo della Pomac sarebbe risultato il più vantaggioso e di conseguenza la ditta acquirente poteva far valere in sede europea la pretesa a vedersi riconosciuto l’incentivo. In quel caso di 47mila euro che andarono nelle tasche del compratore (che è stata giudicata separatamente e che dopo la denuncia li ha restituiti).

In sede di requisitoria il pm onorario Renzo Simionati aveva chiesto la condanna a un anno e mezzo. Per la difesa, invece, mancava la prova della consapevolezza dell’imputato del fine per cui erano richiesti i preventivi, così come la prova di un effettivo danno subito dalla Comunità europea. Non sarebbe nemmeno dimostrato, sempre secondo la difesa, che fu Squarzola a truccare le carte.

Il tribunale ha accolto la tesi della procura, condannando l’imprenditore a due anni. La difesa, che fa notare come il suo assistito venne assolto appena un anno fa da un’accusa simile, annuncia già che farà appello.

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