Mirabello. Un’assoluzione e due condanne al processo sui preventivi truccati in agricoltura. Alla sbarra, imputati di tentata truffa aggravata, erano Giorgio Squarzola, legale rappresentante della ditta Pomac di Mirabello, e due agricoltori di Longastrino, i fratelli Mauro e Michele Guerrini.
Le accuse a loro carico nascevano da una serie di controlli eseguita dalla guardia di finanza nel 2011 a carico della ditta, leader mondiale nella costruzione di macchine raccoglitrici per il pomodoro. Da quegli accertamenti emerse secondo gli inquirenti una tentata truffa che aveva per oggetto l’acquisto di macchine raccoglitrici.
Tra le contestazioni (capo A) c’è un episodio del 2009, anno a cui risale un primo preventivo presentato per accedere a fondi comunitari destinati a incentivi per il riammordenamento delle aziende agricole industriali. Un preventivo che secondo l’accusa sarebbe stato gonfiato apposta per ottenere in percentuale più fondi di quelli spettanti. Si parla di circa 90mila euro. Un secondo preventivo, del 2011 (capo B), vedeva invece come intestataria una ditta che in realtà non ha mai partecipato al bando. In questo secondo caso la somma sulla quale avevano messo gli occhi gli imputati era di 192mila euro.
Secondo la procura, i tre in concorso tra loro avevano presentato questi falsi preventivi per soddisfare così i requisiti minimi dei bandi dell’Unione europea ed accedere così alle erogazioni pubbliche che avrebbero coperto gran parte dei costi sostenuti per i nuovi acquisti di macchinari.
Al termine della discussione, nel corso della quale il pm Elisa Bovi aveva chiesto la condanna a un anno e mezzo per Squarzola e Mauro Guerrini per il primo episodio contestato e l’assoluzione dell’imprenditore e di Michele Guerrini per il secondo, il giudice Landolfi ha emesso la sentenza. L’imprenditore Squarzola – assistito dagli avvocati Giampaolo Remondi e Bernardo Pancaldi – è stato assolto per non aver commesso il fatto, mentre i due agricoltori – difesi dagli avvocati Roberta Marconi e Riccardo Ziosi – sono stati condannati a due anni di reclusione (pena sospesa).
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