Il Frecciargento di domenica sera in partenza da Roma alle 18.50 e diretto a Venezia ha “saltato” la stazione di Ferrara. I passeggeri che a Ferrara dovevano scendere e quelli che da Ferrara dovevano partire, si sono guardati increduli per un istante mentre il treno, già in ritardo di circa 15 minuti, sfrecciava per la stazione senza fermarsi.
La disavventura ha riguardato una settantina di passeggeri diretti a Ferrara che sono stati così costretti a scendere a Rovigo in attesa di fantomatici pullman che li avrebbero dovuti riportare nella città estense. “Pullman – racconta un nostro lettore, M.O., che si trovava proprio su quel treno – che col passare del tempo si trasformavano: “da Rovigo in 5 minuti”, “ da Padova in 30”, da “Vicenza ma non si sa quando”… Personalmente ho lasciato la stazione di Rovigo, recuperato da un parente, quando è stato annunciato che da Vicenza era partito un solo pullman, una coraggiosa funzionaria delle ferrovie era stata inviata da Padova per sapere se un solo pullman fosse sufficiente e stava iniziando la riffa per i posti disponibili”.
Il treno in questione era il Frecciargento 9450 partito da Roma, che avrebbe dovuto fermarsi a Ferrara mentre, incredibilmente, ha ignorato la stazione della città estense. Alle 21.40 i passeggeri a bordo erano stati avvisati dalla voce degli altoparlanti che il treno si trovava in prossimità di Ferrara, poi però, dopo aver saltato la stazione estense, la stessa voce ha annunciato che il treno non aveva potuto fermarsi a causa di un guasto tecnico e che si sarebbe fermato a Rovigo per permettere gli interessati di raggiungere Ferrara con mezzi alternativi. In realtà il capotreno avrebbe riferito ai passeggeri imbufaliti che si era trattato di un errore umano. A Rovigo, raggiunta alle 22, è poi iniziata l’odissea per la settantina di passeggeri, per i quali sembrava in un primo momento dovessero partire da Padova due pullman, per poi diventare unn solo bus, partito però da Vicenza. Molti hanno quindi dovuto “arrangiarsi” scomodando parenti e conoscenti.
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