Portomaggiore
15 Febbraio 2014
Bloccati e denunciati dai carabinieri a Stienta. Due di loro risiedono a Portomaggiore

Sorpresi tre predoni dei cimiteri

di Redazione | 2 min

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cc stienta 3Grazie alla segnalazione di un cittadino, che a tarda sera si accorge di strani movimenti di loschi individui nelle adiacenze del cimitero, e alla tempestività  d’intervento delle forze dell’ordine, è stato possibile sventare un sicuro furto nel cimitero di Stienta. I carabinieri infatti,  subito dopo la segnalazione giunta alla Centrale Operativa di Castelmassa, che ha inviato sul posto ben due pattuglie,  si sono portati velocemente a Stienta sorpendendo, nascosti nella vegetazione prospiciente le mura del cimitero, un terzetto di malviventi pronti a colpire  anche là dove regna la “luce perpetua”.

I tre, M.C. del ’69 residente a Portomaggiore, R.C. del ’68 anch’egli residente a Portomaggiore e  M.C.  del 64 residente a Mirandola, tutti pluripregiudicati anche per reati legati proprio ai furti nei cimiteri, avevano raggiunto Stienta con una Fiat Doblò intestata alla moglie di R.C.. Qui, lasciata la macchina poco distante dal loro obiettivo, si sono diretti a piedi in un lato del cimitero poco illuminato con l’intento, sicuramente, di fare razzia di grondaie, vasi di fiori, croci, lettere dalle lapidi e, perchè no, di fili elettrici da strappare dagli impianti di illuminazione.

Fortunatamente però la segnalazione ha consentito di scongiurare l’ennesimo scempio in danno dei  nostri “cari defunti”, consentendo ai carabinieri di bloccare i “predoni dei cimiteri” che, dopo essere stati controllati e perquisiti, con il rinvenimento di arnesi idonei allo scasso,  sono stati condotti in caserma a Occhiobello.

Qui gli arnesi – una grossa mazza da muratori, diversi grossi cacciavite, un piccone, tenaglie, scalpelli, un pesante palanchino e un piede di porco – sono stati sottoposti a sequestro mentre i tre pregiudicati, mancando i presupposti per far scattare le manette ai loro polsi dato che non avevano ancora consumato il furto, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Rovigo per il “possesso di arnesi atti allo scasso”. Ora  i Carabinieri li proporranno anche per il “foglio di via obbligatorio” da Stienta in modo da impedirgli quantomeno di ritornare in zona.

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