“Segna tuti chi? Che delusione…”. Che trasferire la partecipazione a un gruppo dal virtuale (lo schermo del pc comodamente seduti a casa o di uno smartphone in un qualunque momento) al reale (una piazza) sia difficile è noto. E in realtà, la sfida è riuscita piuttosto bene a ‘Sei di Ferrara se…’, il gruppo Facebook che conta quasi settemila adesioni e in cui si possono condividere ricordi, aneddoti, luoghi e personaggi famosi dell’amata città. Essere riusciti a portare davanti al Duomo una quarantina di persone, in un piovoso sabato pomeriggio d’inverno, è già qualcosa.

Ovviamente, pur chiamandosi ‘evento’, non è previsto nessun avvenimento particolare: niente discorsi, solo un’occasione per presentarsi di persona e magari continuare a quattr’occhi quelle citazioni che dopo poco si è tornati a condividere in rete.

Stupisce la partecipazione di persone con qualche decennio sulle spalle: è vero che per conoscere certe storie non si può proprio essere ragazzini, ma chi l’avrebbe detto che così tanti over qualcosa fossero iscritti a Facebook? I partecipanti arrivano da diverse zone, tutte rigorosamente entro i confini comunali: c’è quello che abita al Grattacielo e quello che sta a Fossanova San Marco, quello che viene dal Doro e quella da via Bologna, c’è il nativo di Porotto trapiantato nel Rovigotto (sarebbe ‘Rodigino’, ma chi è che lo chiama così) ma poi non ha resistito ed è rientrato a vivere nei patri confini. Presente anche una delegazione da San Martino. Solo il fondatore del gruppo, Sergio Ferretti, è – curiosamente – un “forestiero” longastrinese.

Niente comizi, ma come fare per farsi notare? Qualcuno propone di gridare un ‘Forza Spal’, altri l’espressione più peculiare dei ferraresi (ovvio: ‘Maial’) ma alla fine non se ne fa niente, anche per timore che gli inquilini della cattedrale romanico-gotica possano aversene a male. “Parò, s’ag fos stà quel da magnar…” non manca di notare qualcuno. Ma si sa: i Frares i n’è mai cuntent.