Gianluca Setti, professore ordinario di elettrotecnica del dipartimento di ingegneria dell’Università di Ferrara, è stato rieletto vice presidente per le pubblicazioni (vice president publication services and products) della Ieee, Institute of electrical and electronics engineers (technology advancement organization), associazione internazionale nell’ambito dell’ingegneria elettrica ed elettronica che pubblica le riviste più prestigiose del settore.
Ruolo per la prima volta affidato ad un ricercatore italiano, il “vice president” per le pubblicazioni ha la responsabilità di assicurare la qualità, integrità e competitività delle pubblicazioni, dei congressi e di ogni altro prodotto dell’Ieee e di guidare le scelte strategiche nello sviluppo e nella realizzazione di tutti i servizi di produzione di informazione. E’ inoltre uno dei 31 membri del board of directors della Ieee, organo di governo con responsabilità fiduciaria per tutte le attività.
L’Ieee pubblica ogni anno circa un terzo dell’intera letteratura mondiale nel campo della ingegneria elettrica, elettronica ed informatica, producendo circa 160 diverse riviste specializzate che sono costantemente tra quelle di maggiore impatto nei corrispondenti settori di riferimento, quali l’elettronica, le telecomunicazioni, l’informatica, ma anche la robotica, i controlli automatici e i trasporti. Attiva anche nei congressi, ogni anno, circa 400mila professionisti e ricercatori partecipano agli oltre 1300 eventi che coprono i più diversi aspetti delle tecnologie della informazione.
“E’ per me un grande privilegio essere stato eletto per un secondo mandato in un ruolo di tale importanza e responsabilità – afferma Setti – Tra le varie attività che ho avuto modo di seguire nel corso del primo anno, ve ne è una che considero di particolare interesse per la comunità scientifica italiana ed internazionale. Riguarda l’approvazione da parte del board of directors dell’Ieee di una dichiarazione sul corretto uso degli indicatori bibliometrici per il miglioramento delle metodologie di valutazione dell’impatto delle riviste. La qualità scientifica di una pubblicazione, infatti, è un concetto talmente complicato da non poter essere valutato attraverso un singolo indicatore. L’”impact factor” non è sufficiente a fornire una descrizione completa, occorre impiegare anche altri indicatori quali l'”eigenfactor” e l'”article influence”. Sono davvero grato dell’opportunità che la rielezione mi offre, posso contribuire ad importanti progetti attualmente in fase di sviluppo per la creazione di pubblicazioni in vari settori tecnologici di avanguardia”.
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