Politica
14 Gennaio 2014
L’assessore: “È un problema se centinaia di ferraresi credono che il debito pubblico non esista”

Favole e numeri, Marattin contro “il produttore di auto” Mosler

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Referendum. Camusso: “Serve una nuova stagione dei diritti”

“Serve una nuova stagione dei diritti – ha esordito la senatrice – che devono tornare a essere di tutti, universali, altrimenti si trasformano in privilegi. In quest’ottica i referendum sono uno strumento essenziale per valorizzare il meccanismo centrale della partecipazione”

Per il centrodestra la sanità pubblica è un bene?

Mi auguro che gli amministratori della città capoluogo, che col loro voto hanno espresso implicitamente la richiesta contraddittoria di più prestazioni e contemporaneamente meno spesa, possano chiedere al Governo di rivedere lo scempio svolto sulla Sanità Pubblica

Via Favero, una prima vittoria per la città

La recente decisione del Tribunale di Ferrara, che ha disposto il blocco immediato dei lavori edilizi sull’area, rappresenta un passaggio cruciale e molto atteso in una vicenda lunga e controversa

Servizi interforze nelle zona calde di Ferrara

Continuano i servizi straordinari congiunti delle forze di polizia. Nel pomeriggio di giovedì è stato messo in campo un intervento con particolare riferimento alle zone di piazza Travaglio, Porta Paola, viale Cavour e via Ghiara

Ruspa show. La Procura chiede un anno per l’ex vicesindaco Lodi

La Procura di Ferrara ha chiesto la condanna a un anno per l'ex vicesindaco Nicola Lodi, finito a processo per il ruspa show del 2 ottobre 2019 quando, con tanto di giornalisti al seguito, la nuova amministrazione leghista decise di sgomberare il campo nomadi di via delle Bonifiche

unnamedNel giugno scorso il confronto era stato quasi fisico: Warren Mosler a spiegare la Modern Money Thoery a centinaia di persone all’Apollo, Luigi Marattin nella veste di ricercatore di Economia politica che cercava di intervenire durante il dibattito ma veniva invitato a lasciare il palco.

“Da allora ho sollecitato i sostenitori della Teoria a un confronto con me o con un altro economista di qualsiasi credo e formazione, ma non hanno mai voluto dar corso alla richiesta – ha raccontato l’assessore al Bilancio –: questa è la prova che i loro argomenti sarebbero stati smontati”. A lui e agli amici Enrico Balestra, Michele Travagli, Luca Tagliani e Francesco Badia (si definiscono “un gruppo di cittadini liberi pensatori”) non va proprio giù “l’idea che chiunque in Economia possa alzarsi e dire la sua – continuava Marattin –: se qualcuno lo fa in Medicina, se ad esempio domani un macellaio dice che per curare il tumore bisogna vestirsi di rosso, l’intera comunità scientifica lo contesta”.

È per questo che hanno invitato, mercoledì 15 alle 17.30 alla Caffetteria Castello, il professore al Dipartimento di Economia della New York University Alberto Bisin, affinché presenti il suo ultimo ‘Favole e numeri’ edito dall’Università Bocconi. “Corriamo il rischio che questa nostra iniziativa sia interpretata come una stroncatura del dibattito – ha detto ancora l’economista-assessore –, in realtà è il contrario: chiunque deve poter parlare di Economia, quello che non si può accettare è che se ne parli a cavolo. La gente è convinta che questo sia un dibattito in cui ogni posizione è legittima, in realtà il perimetro della discussione è sì ampio, ma non può essere che la parola del primo che passa valga quanto quella del professore di uno dei maggiori dipartimenti di Economia al mondo. Oppure dovremmo considerare legittima l’affermazione di quella senatrice 5 Stelle secondo cui il rapporto deficit/Pil fu limitato al 3% perché tre è un numero biblico?”.

Marattin ci tiene a ricordare che di lavoro Mosler fa “il produttore di auto”, ma segnala come problema politico il fatto che “centinaia di nostri concittadini ferraresi credano che il debito pubblico non esista, mentre noi ci siamo fatti un mazzo così per ridurre quello del Comune di Ferrara”. Il successo di posizioni simili presso il grande pubblico, in un momento di crisi, ha un che di psicologico secondo l’economista-assessore, che pure non nega gli errori della sua categoria, tra cui quello di essersi chiusa nella torre d’avorio evitando un dibattito divulgativo. “Gli Italiani però – conclude – nel cercare le cause del debito, anziché guardare a se stessi, ai politici che hanno votato e anche ai loro comportamenti, preferiscono prendersela con chiunque altro, dalla Bce, alla Troika, alla Germania, alle scie chimiche”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com