Comacchio
10 Dicembre 2013
Protesta contro la decisione della giunta di non convocare la commissione sanitaria

San Camillo, la consulta occupa il municipio

di Ruggero Veronese | 4 min

Leggi anche

Caporalato durante l’aviaria. “Nessuno sfruttamento, i lavoratori hanno detto il falso”

"Nessuno è stato sfruttato e io ne esco a testa alta. Quello che hanno detto i lavoratori in aula? Era falso". Sono le parole con cui - davanti al collegio del tribunale di Ferrara - la 56enne Elisabetta Zani, all'epoca dei fatti presidente della Cooperativa Agricola del Bidente, respinge le accuse per cui - insieme ad altri cinque imputati - è finita alla sbarra

Sei parole e sei relatori per ricordare Aldrovandi

Attraverso sei "parole" e altrettanti ospiti l'Associazione Stampa Ferrara, che quest'anno celebra i 130 anni dalla fondazione, vuole ricordare, a 20 anni dalla morte, Federico Aldrovandi, il diciottenne deceduto il 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia in città

Papà ruba due bici da bimbo “aiutato” dai figli piccoli

Due biciclette da bambino rubate in pieno giorno, con una messa in scena che ha coinvolto perfino i figli minorenni. È quanto accaduto la scorsa settimana in una galleria commerciale di Copparo, dove un 39enne del posto è stato denunciato per furto aggravato

unnamed (1)Comacchio. “Il sindaco è libero di fare tutti i ballottini che vuole con i suoi amici Errani e Zappaterra a nome della sua amministrazione e del suo movimento, ma non sulla nostra testa”. Appare sempre più profonda la frattura che ha diviso nelle ultime settimane la giunta pentastellata di Marco Fabbri con la Consulta popolare per l’ospedale San Camillo. Una frattura nata dopo le richieste degli attivisti di partecipare al confronto in prefettura con il governatore Vasco Errani, con conseguente rifiuto da parte del sindaco, ma amplificata dall’esito di tale incontro. Mentre nella serata di domenica il presidente della consulta Manrico Mezzogori pubblicava un durissimo videocomunicato contro Errani, in cui il comportamento di Fabbri veniva definito  “pavido”, gli attivisti preparavano infatti nuove mosse. E ieri mattina si sono recati in municipio per dar vita a un’occupazione simbolica contro l’amministrazione comacchiese.

Al centro della protesta c’è il comportamento tenuto dall’amministrazione dopo il meeting in prefettura. Fabbri infatti non ha ancora convocato la commissione sanitaria di monitoraggio per relazionare sull’esito dell’incontro, e nel frattempo si prepara a un nuovo incontro con Errani e a partecipare alla Conferenza territoriali socio-sanitaria. Il tutto entro pochissimi giorni: già domani sindaco e capigruppo sono stati convocati in prefettura, mentre la riunione della Conferenza si svolgerà questo giovedì, 12 dicembre. “E quando avrebbe intenzione il sindaco – si chiedono gli attivisti – di convocare la Commissione sanitaria?”.

Il sospetto di Mezzogori è che l’amministrazione abbia già raggiunto un accordo coi vertici regionali, ma voglia prendere tempo prima di comunicarlo. “Se dopo cinque giorni dall’incontro il sindaco non ha ancora convocato la Commissione – afferma il presidente della Consulta – significa che stava aspettando una telefonata per un nuovo incontro. Infatti ci è stato detto da un capogruppo in consiglio che sabato ha ricevuto la comunicazione del nuovo vertice in prefettura”. Una “mancanza di trasparenza” decisiva per Mezzogori, che torna a parlare degli incontri di Fabbri con Errani a Bologna, nella sede della Regione, già fonte di critiche e lamentele nelle scorse settimane. “Ci siamo stancati di tutti questi giochini da vecchia politica. Da mesi assistiamo a comportamenti alquanto strani e sin’ora abbiamo sopportato. Incontri con Errani a Bologna sempre smentiti e poi confermati in interviste e poi ancor smentiti con comunicati. Continui tentativi di escludere i rappresentanti della Consulta dal confronto accettando qualsiasi imposizione dei politici. La solita commedia da politicanti di vecchio stampo”.

Una delusione che per Mezzogori si a ancora più cocente “se si pensa che questa amministrazione è addirittura grillina”, ma l’attivista può contare sul sostegno anche di altri gruppi politici: “All’occupazione di stamattina non ha preso parte fisicamente alcun politico, ma sia il consigliere Antonio Di Munno (capogruppo Pdl – Il Faro) che i rappresentanti di Rifondazione Comunista hanno posizioni simili alle nostre. E con loro anche altri gruppi politici non in consiglio, come Sel e Udc”.

Immediata la replica di Fabbri alle dichiarazioni di Mezzogori: “sottolineo in primo luogo che gli esiti dell’incontro svoltosi il 3 dicembre scorso il prefettura sono ben noti. Gli organi di stampa in questi giorni hanno conferito ampio risalto al suddetto incontro tra la delegazione comunale comacchiese ed il governatore Vasco Errani”. Relativamente invece alla Commissione speciale Sanità, “era già in programma – precisa il sindaco – ed è stata convocata per giovedì 12 dicembre alle ore 17. Pertanto proprio in quella sede si relazionerà dell’incontro del 3 dicembre scorso, nonché del nuovo incontro convocato in prefettura per mercoledì 11 dicembre, alle ore 15, alla presenza del sottoscritto, del prefetto e del direttore generale dell’ASL, Paolo Saltari e dei capigruppo consiliari. Non condivido l’atteggiamento di Di Munno – prosegue il sindaco – che in precedenza ha condiviso con altri capigruppo la proposta di ottenere un ulteriore approfondimento tecnico. È incoerente con quanto concordato nel precedente incontro. È un atteggiamento che denota una deresponsabilizzazione da parte del consigliere. La posizione di Errani è nota a tutti i capigruppo  e mi auguro che nel corso della prossima Commissione Speciale Sanitaria, Di Munno ci riferisca rispetto all’eventuale riscontro da parte del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, esponente della sua frangia politica, unica in grado di intervenire per far cambiare idea al presidente Errani”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com