Cronaca
29 Novembre 2013
L'assessore Marescotti risponde all'Udi e difende l'iniziativa. Ma invita a riflettere su "deriva culturale"

Ragazze in vetrina: “Nulla di disdicevole”

di Mauro Alvoni | 2 min

Leggi anche

Trovato morto nella sua auto, dove dormiva

Lì dentro mangiava, dormiva e passava gran parte del tempo. Fino ad oggi pomeriggio (mercoledì 1° maggio) quando qualcuno dalle roulotte che sostano in zona Rivana, lo ha visto accasciato a terra a due passi dalla sua minuscola casa

Primo maggio. Tagliati (Cgil): “Costruire insieme un’Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Nella data in cui si ricorda che il lavoro "è la condizione fondamentale di dignità delle persone" e la "condizione necessaria per poter realizzare il proprio progetto di vita", Veronica Tagliati dalla piazza di Argenta rimarca che "come Cgil, Cisl e Uil abbiamo voluto dedicare quest’anno il 1° maggio ad un sogno, il sogno di Costruire insieme un'Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

vetrina bikiniL’iniziativa delle “Vetrine in movimento” sembra stia sollevando un piccolo vespaio. Dopo la condanna dell’Udi che lo ha definito “uno spettacolo vergognoso e degradante”, arriva la difesa d’ufficio dell’assessore al Commercio Attività Produttive e Pari Opportunità del Comune di Ferrara, Deanna Marescotti.

Una difesa pacata, che appare più come un invito alla riflessione anche sulle tematiche sollevate proprio dall’Udi, nel passaggio in cui l’Unione Donne Italiane di Ferrara sosteneva che “il seme della violenza può cominciare a nascere anche assistendo a tali indecorosi spettacoli”. La Marescotti, in merito all’evento che per due giornate ha animato le vetrine del centro storico, precisa di non essere stata presente all’iniziativa, e di non voler fare quindi riferimento “a giudizi, emozioni, reazioni  dirette, ma le telefonate, i messaggi, il comunicato dell’Udi e le parole di difesa da parte dei rappresentanti dei commercianti  richiedono, a mio avviso, una riflessione”.

Da una parte l’assessore prende le difese degli organizzatori, dichiarando che abbiano “senza dubbio pensato che lo ‘spettacolo’ era normale, che esistono le sfilate, che anche l’intimo ha bisogno di pubblicità per essere venduto, che non c’era malizia, soprattutto non c’era intenzione di offendere”, accennando anche alle reazioni degli spettatori: “alcuni/molti ? – scrive la Marescotti – si sono divertiti, hanno applaudito, non hanno riscontrato nulla di disdicevole”.

D’altro canto l’assessore, svestendosi della delega al Commercio e indossando quella alle Pari Opportunità, risponde all’infuocata lettera dell’Udi e alle sue radicali conclusioni precisando che “in realtà c’è una cultura complessa e avvolgente di cui fatichiamo a delineare i contorni e ancor più a individuare le componenti e verificarne le conseguenze, che aiuta, favorisce, induce ogni tipo di violenza sulle donne”. Questo, secondo Deanna Marescotti, è il dato inequivocabile da cui partire ed è per incidere su di esso che sono orientati gli sforzi, i comportamenti, le scelte, l’impegno dell’Amministrazione di cui faccio parte, delle associazioni, delle scuole e anche di tanti cittadini. Le associazioni di Categoria del Commercio e delle Attività Produttive hanno sottoscritto proprio in questi giorni la Convenzione No More”.

“Proprio su questi temi e in particolare sul ruolo della comunicazione riguardo la violenza sulle donne – ricorda infine l’assessore – il 2 dicembre prossimo nella Sala della Musica in via Boccaleone 19  si terrà  un seminario nel quale si confronteranno giornalisti dei media nazionali e locali con un pubblico che spero numeroso”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com