Ferrara terra di ladri di biciclette. Da una indagine promossa da Fiab (Federazione italiana Amici della bicicletta), nella nostra città si registra, in compagnia con Bolzano, il maggior numero di furti della fedele due ruote di tutta Italia.
La ricerca, pubblicata ieri in occasione del 65° anniversario della prima proiezione del film di Vittorio De Sica “Ladri di Biciclette”, accompagna il 1° Convegno Nazionale sul Furto di Biciclette, che si terrà domani, 21 novembre, a Milano.
Ogni anno, nel nostro Paese, vengono rubate circa 320.000 biciclette dei quattro milioni di pezzi circolanti: per i ciclisti italiani la paura di essere derubati è seconda solo a quella di essere investiti.
La città col maggior numero di denunce pro capite di furti di bici è Ferrara, una bici rubata ogni 91 residenti contro una media nazionale superiore a 400. Parma è seconda, con un furto ogni 156 abitati. Al terzo posto della sgradevole graduatoria sta Padova, con 159. Ferrara è anche la città col numero assoluto di denunce: 1.449; a Padova sono state 1.293; a Bologna 1.192; a Bolzano 1.143; a Parma 1.130, tre bici rubate al giorno.
Nello specifico, in base ai questionari raccolti tra i ciclisti ferraresi, su 49 persone interpellate (per una popolazione di 132295 abitanti) tutti hanno subito almeno un furto negli ultimi due anni. Di questi 25 ha sporto regolare denuncia.
In tutta l’Emilia Romagna si registra una denuncia ogni 199 abitanti calcolata sulla base dei dati delle prefetture di Ferrara, Bologna, Reggio Emilia e Parma e riferita a una popolazione di 1.021.000 abitanti.
A differenza di quanto succede nella maggior parte degli altri paesi europei – rifelttono gli Amici della Bicicletta -, in Italia non esistono dati sul problema dei furti di biciclette. Eppure il fenomeno ha pesanti ripercussioni anche sull’economia del nostro Paese e, secondo le stime di FIAB e Confindustria ANCMA, genera ogni anno un danno pari a 150 milioni di euro, composto dai mancati introiti per l’industria nazionale della bicicletta, incluso l’indotto, e dalle transazioni in nero che sfuggono a ogni controllo d’imposta. A questo si aggiungono i danni legati alla sicurezza: chi ha subito un furto è più incline ad acquistare una bici a basso costo, spesso proveniente da mercati extraeuropei e, in genere, di inferiori standard di sicurezza, oppure a rivolgersi al mercato dell’usato, talvolta di dubbia provenienza, concorrendo, di fatto, al reato di ricettazione.
Il dato complessivo fornito dalle altre 46 prefetture che hanno risposto all’appello di Fiab, per una popolazione di 5.577.000 abitanti, rileva 13.736 denunce nel 2012, una media di una ogni 406 abitanti. Numero certamente in difetto perchè, in molti casi, non tiene conto delle denunce presentate alla Polizia Locale, ma solo di quelle a Polizia di Stato e Carabinieri.
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