Tutto come previsto. Raffaele Atti è il nuovo segretario generale della Cgil di Ferrara. Il comitato direttivo della Camera del Lavoro territoriale ha eletto con 74 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti, Atti alla carica di segretario generale. L’ex assessore della giunta Sateriale succede così a Giuliano Guietti per il quale era scaduto il limite temporale di durata nell’incarico.

Raffaele Atti, classe 1952, ha avviato il suo rapporto con la Cgil ferrarese collaborando all’Ufficio studi dal ’76 e dall’80 ha assunto incarichi di direzione sindacale prima nella Federbraccianti provinciale, di cui è stato segretario generale dal 1982 al 1985 e poi nella Segreteria della Camera del lavoro della quale aveva già ricoperto la carica di Segretario Generale dal ’96 al ’99. Lasciata la segreteria regionale della Cgil Emilia Romagna nel 2001 per assumere un incarico amministrativo nel Comune di Ferrara, dal 2009 è rientrato nell’organizzazione sindacale eletto nella segreteria regionale della Flai Cgil.

La notizia dell’avvicendamento arriva tutt’altra che inaspettata, tanto che Estense.com ne aveva già parlato all’inizio dello scorso giugno.

In quell’occasione si era scritto di come la preferenza dell’ex assessore a urbanistica e mobilità, a scapito dell’ipotetico sfidante Francesco Barigozzi, avesse incontrato diverse resistenze legate al fatto di una possibile ineleggibilità, essendo già stato segretario Cgil per due mandati consecutivi di Ferrara.

Le rimostranze furono superate attraverso un escamotage: il suo mandato era stato interrotto al momento del suo ingresso nella giunta di Ferrara, dove dal 2001 ha ricoperto l’incarico di assessore all’urbanistica (al posto del dimissionario Carlo Magnani) fino all’elezione di Tiziano Tagliani.

Sul nostro articolo ‘anticipatore’ era intervenuto anche Guietti, sottolineando come fosse “azzardato” e “un po’ scorretto dal punto di vista informativo” lasciar intendere che “sia già stata assunta una decisione che invece appartiene ad un organismo democraticamente eletto, il comitato direttivo della Cgil di Ferrara, e composto da oltre cento membri, in rappresentanza di quasi 80.000 iscritti”. Replicammo con un semplice augurio: “siamo i primi a sperare di esserci sbagliati”.

“Insomma – concludeva l’ormai ex segretario -, in democrazia gli eletti si annunciano solo dopo che hanno ottenuto i voti, prima si tratta – al massimo – di candidati”. Diciamo allora che siamo stati profetici.