17 Giugno 2013
Pierluigi Api, segretario di Anaao: "Ridiscutere il Patto della Salute: il sistema rischia di diventare insostenibile"

Sant’Anna, i medici chiedono risposte alla Regione

di Redazione | 2 min

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admin-ajax (14)La riduzione del personale in atto all’Ospedale Sant’Anna di rischia di avere gravi ripercussioni sulla qualità dei servizi sanitari ai cittadini. A lanciare l’allarme è Pierluigi Api, segretario aziendale del sindacato dei dirigenti medici Anaao Assomed, che dopo aver visionato il documento della Regione “Piano assunzioni 2013. Assunzioni” pone l’attenzione sulle conseguenze dei tagli in corso e chiede risposte sicure sulle assunzioni nella struttura ospedaliera.

“L’Azienda S. Anna – spiega Api – aveva chiesto alla Regione che, a fronte di 189 posti vacanti (27 Medici e 162 tra infermieri, tecnici e operatori) per il 2012-2013, venisse autorizzata la copertura per il 2013 di  n. 6 posti di Medico Dirigente e n. 32 posti del Comparto. La risposta della Regione è stata: ‘Il piano di assunzione delle Aziende impegnate nel processo di rientro nell’equilibrio economico-finanziario (AO e AUSL Ferrara, AUSL Bologna e AUSL Forlì) dovrà essere coerente e compatibile con i rispettivi di sostenibilità e, comunque, non potrà superare il limite del 25%’”. Una risposta che alimenta le perplessità del sindacato, secondo cui “da quanto scritto sopra, riteniamo che la Regione autorizzerà, al massimo, 8-9 posti di cui uno per i Medici Dirigenti e i rimanenti per il Comparto. Un disastro”.

Una situazione che potrebbe portare a un sovraccarico di ore lavorative per i dipendenti dell’ospedale. “La Regione ha confermato – continua il segretario Anaao -, per il 2013, la diminuzione tendenziale del 20% delle spese per “sostituzione temporanea del personale” (in casi di lunghe malattie o gravidanze) rispetto al 2012. Ciò significa meno sostituzioni e maggior lavoro per il personale che rimane in servizio. Ricordiamo che attualmente i Medici Dirigenti fanno oltre 70.000 ore di straordinario all’anno non retribuite. Inoltre L’azienda S. Anna aveva chiesto alla Regione che uno dei 6 posti autorizzati fosse di Direttore di struttura complessa (Primario) ma, in base alla risposta regionale, tutto rimane nel limbo. Al S. Anna ci sono attualmente ben 11 posti vacanti di Direttore di struttura complessa che diventeranno 13, a fine 2013, di cui non conosciamo il destino”.

Tutti motivi per cui il sindacato chiede alle istituzioni “di ridiscutere e condividere il Patto della Salute e di difendere l’articolo 32 della Costituzione. A fronte di meno personale, meno posti letto, meno prestazioni e meno servizi, i cittadini avranno più liste d’attesa, più caos ai pronto soccorso, più costi a carico del cittadino e più turni stressanti per gli operatori sanitari. Niente sarà più come prima: la qualità del servizio sanitario regionale non sarà garantita e il sistema diventerà insostenibile”.

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