Dovrà sostenere un processo per aver liberato dei cani beagle destinati alla vivisezione. Il gip del tribunale di Brescia ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm Ambrogio Cassiani per i dodici attivisti protagonisti del blitz contro Green Hill (vai all’articolo). Tra questi c’è la “ferrarese” Beata Stawycka, 39enne polacca, istruttrice di nuoto, residente a Ferrara da 9 anni (da 15 in Italia).
Beata venne arrestata assieme agli altri il 28 aprile 2012 a Montichiari (in provincia di Brescia), dopo il blitz che aveva liberato una cinquantina di cani. Beata, così come gli altri attivisti (tutti incensurati), aveva passato due notti in carcere, per poi essere rilasciata dietro la misura cautelare del divieto di dimora.
C’è però anche una buona notizia. Tutti – difesi dagli avvocati Vittorio Arena e David Zanforlini -sono stati prosciolti dall’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale relativamente al lancio di pietre contro le forze dell’ordine.
Ora il 10 dicembre si aprirà il processo che vede gli animalisti imputati a vario titolo di rapina impropria, danneggiamento e resistenza all’arresto.
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