Vendere Amsef prima che sia troppo tardi e che il valore di mercato scenda drasticamente. In sintesi, è questo il motivo che ha spinto l’amministrazione comunale di Ferrara ad avviare il processo di dismissione dell’azienda
"I risultati economici e occupazionali delle cooperative estensi sono confortanti" ma, dice il presidente di Legacoop Estense Barbieri "non possiamo accontentarci della capacità di resilienza delle cooperative, servono politiche che supportino innovazione e investimenti"
La provincia di Ferrara consolida il proprio ruolo nel panorama turistico dell’Emilia-Romagna nel periodo gennaio–ottobre 2025 secondo i dati provvisori regionali
Sono cinque i pusher di nazionalità nigeriana che, durante la mattinata di mercoledì 17 dicembre, sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Ferrara, col supporto dei colleghi di Bologna e di un'unità cinofila della Polizia Locale Terre Estensi, in esecuzione di un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip Giovanni Solinas
Il segretario della Uil di Ferrara Massimo Zanirato parla di "sorpresa amara sotto l'albero di Natale" nel definire gli esiti della commissione consiliare di controllo che ieri (17 dicembre) si è riunita per discutere della vendita di Amsef
Roma, 20 aprile, ore 22.30. Dario Franceschini è insieme ad Alessandro Bratti. Sono seduti a un tavolo di un ristorante nei pressi di Montecitorio. La folla dei delusi per la rielezione del presidente Napolitano lascia l’‘assedio’ alla Camera e si disperde per raggiungere il Quirinale. La protesta è finita, ma appena un gruppo di persone vede dietro al vetro il parlamentare ferrarese e lo riconosce, nonostante lui e Bratti si coprissero con la mano, inizia a contestarlo. Dal più innocente “che tte vada per traverso” fino a “traditore, buffone”. Urla, fischi, offese e grida: “Venduto!”.
Il deputato prova un timido dialogo. Apre la porta e chiede di lasciar cenare gli avventori. Ma viene subissato di urla. Un episodio “utile per capire cosa sta succedendo in Italia: la mia colpa è avere votato Napolitano e non Rodotà”, scrive ildiretto interessato su twitter, giusto poco prima di essere subissato di insulti ‘telematici’. “Piccolo promemoria per chi insulta in rete – replica il parlamentare -: abbiamo eletto Napolitano con i voti di Berlusconi, esattamente come fu per Ciampi nel 94”.
E sull’episodio del ristorante: “A mangiare in una trattoria. Passano centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano. Mi sono scusato con gli altri clienti”. Peccato che non fossero grillini, o non solo. Tra i manifestanti sono visibili bandiere di ben altra provenienza.
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