La Funzione Pubblica Cgil di Ferrara torna a puntare il dito contro il Comune per la mancata stabilizzazione del personale educativo impiegato nei servizi 0-6. Dopo le recenti dichiarazioni delle assessore Travagli e Scaramagli, il sindacato denuncia "l'assenza di qualsiasi volontà di stabilizzare il personale educativo per il 2025"
Il Partito Democratico di Ferrara esprime una "forte e crescente preoccupazione per la situazione del Polo chimico cittadino", oggi contrassegnata da "un quadro di fermate prolungate che coinvolge tutti i principali impianti: da Versalis a LyondellBasell, fino a Yara e Celanese"
Il destino della Casa del Volontariato e, più in generale, degli spazi destinati al Terzo Settore ferrarese torna al centro del confronto politico. Il capogruppo del Partito Democratico Massimo Buriani ha infatti presentato un question time chiedendo chiarimenti sulla "disponibilità di spazi centrali e accessibili"
È stato formalmente ammesso alla messa alla prova il 48enne professore ferrarese finito a processo con l'accusa di aver approfittato del proprio ruolo di docente per adescare una giovanissima studentessa che frequentava una scuola secondaria di primo grado della provincia di Ferrara, dove l'uomo insegnava
Il pronunciamento del Tar Emilia-Romagna ha chiuso, almeno per ora, una delle vicende ambientali più discusse degli ultimi mesi: il ricorso del Comune di Ferrara contro l'impianto di biometano di Gaibanella è stato dichiarato irricevibile per tardiva presentazione. La notizia ha immediatamente acceso nuove polemiche politiche e civiche
Roma, 20 aprile, ore 22.30. Dario Franceschini è insieme ad Alessandro Bratti. Sono seduti a un tavolo di un ristorante nei pressi di Montecitorio. La folla dei delusi per la rielezione del presidente Napolitano lascia l’‘assedio’ alla Camera e si disperde per raggiungere il Quirinale. La protesta è finita, ma appena un gruppo di persone vede dietro al vetro il parlamentare ferrarese e lo riconosce, nonostante lui e Bratti si coprissero con la mano, inizia a contestarlo. Dal più innocente “che tte vada per traverso” fino a “traditore, buffone”. Urla, fischi, offese e grida: “Venduto!”.
Il deputato prova un timido dialogo. Apre la porta e chiede di lasciar cenare gli avventori. Ma viene subissato di urla. Un episodio “utile per capire cosa sta succedendo in Italia: la mia colpa è avere votato Napolitano e non Rodotà”, scrive ildiretto interessato su twitter, giusto poco prima di essere subissato di insulti ‘telematici’. “Piccolo promemoria per chi insulta in rete – replica il parlamentare -: abbiamo eletto Napolitano con i voti di Berlusconi, esattamente come fu per Ciampi nel 94”.
E sull’episodio del ristorante: “A mangiare in una trattoria. Passano centinaia di grillini che mi vedono, mi filmano, mi insultano. Mi sono scusato con gli altri clienti”. Peccato che non fossero grillini, o non solo. Tra i manifestanti sono visibili bandiere di ben altra provenienza.
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