Ostellato. Sono nove le persone iscritte nel registro degli indagati per i due morti sul lavoro di Valle Lepri. Il pm Alberto Savino ha incaricato due consulenti per le operazioni necessarie a capire se vi furono delle responsabilità nella tragica vicenda e se, in caso affermativo, a chi sono da attribuire. Al momento però gli atti disposti dalla procura sono catalogabili come atti dovuti, che servono proprio a garantire i diritti delle difese.
I fatti risalgono allo scorso 22 febbraio. Fabrizio Veronese, 56 anni, residente a Rovigo, e Guglielmo Bellan, 53 anni, residente a Loreo, tecnici impiegati nell’azienda rodigina General montaggi industriali di Villadose di Rovigo, stavano lavorando alla manutenzione della chiusa di via Lidi Ferraresi a San Giovanni di Ostellato, in una zona prosciugata per permettere lo svolgimento delle operazioni. Improvvisamente la pressione idraulica fece cedere una paratia. Con il cedimento della paratia, i due uomini sono stati travolti da un’ondata d’acqua che li ha sommersi e spinti all’interno di un cunicolo. I due tecnici in quel momento erano da soli sul posto e non ci sono testimonianze di quanto accaduto, che è stato tuttavia possibile verificare dalle telecamere a circuito chiuso (vai all’articolo).
Nessuno si accorse del duplice dramma, tanto che furono le famiglie a contattare le autorità non vedendoli tornare in tarda serata e non sentendo risposta al telefono. Le prime ricerche partirono dai carabinieri di Portomaggiore che, giunti sul posto, notarono l’automobile su cui viaggiavano i due tecnici ancora ferma nel parcheggio. Fu necessario l’intervento di due idrovore, per svuotare almeno parzialmente la sezione della chiusa dall’acqua e facilitare la ricerca dei corpi, che vennero trovati la mattina successiva alle 11 dai sommozzatori.
Gli avvisi di garanzia, rubricati per omicidio colposo, arriveranno a destinazione in questi giorni. Tra gli indagati figurano responsabili dell’Aipo, l’Agenzia Interregionale Po che aveva in carico la manutenzione, e dell’Igm, l’azienda appaltatrice che eseguì i lavori di manutenzione. Successivamente gli indagati avranno facoltà di nominare dei difensori che a loro volta potranno nominare dei propri consulente per assistere alle operazioni peritali.
I due consulenti del pm, l’ingegnere idraulico Emanuele Luciani e un geologo, dovranno fornire elementi utili all’inchiesta, sia dal punto di vista delle condizioni dell’impianto sia da quello dello stato del terreno.
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