Cronaca
24 Gennaio 2013
Trovato materasso sporco di sangue. La donna è sotto interrogatorio

Omicidio di Via Favero. Nessuno ha sentito lo sparo

di Marco Zavagli | 2 min

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Era ancora in casa, con il corpo senza vita del marito all’interno dell’appartamento di via Mafalda Favero a Ferrara, nel quale vivevano da 8 anni. Qui l’hanno trovata gli agenti della Polizia di Stato attorno alle 10 di questa mattina, dopo che una telefonata arrivata in questura aveva avvertito che qualcosa di drammatico poteva essere avvenuto al terzo piano del civico 44.

Donatella Zucchi, in forza dal 1994 al dicembre del 2001 nel Corpo di polizia municipale, ha  con una pistola al marito Vincenzo Brunaldi, quarantottenne impiegato a medicina legale come medico tossicologo. Il condizionale al momento è d’obbligo, perché al momento la donna è sotto interrogatorio in procura assistita dal suo avvocato. Secondo indiscrezioni potrebbe presto essere disposto un fermo nei suoi confronti per il reato di omicidio.

“Stiamo cercando di ricostruire la vicenda, al momento non possiamo dire altro”. Sono le uniche parole che escono dalla bocca del pubblico ministero Nicola Proto dopo il sopralluogo in via Mafalda Favero. Con lui, presente ai rilievi, c’era anche il direttore della medica legale di Ferrara Francesco Maria Avato. Intanto per tutta la mattina la scientifica ha esaminato ogni stanza dell’appartamento, “impacchettando” per i successivi rilievi indumenti e oggetti personali della vittima. Ma le ricerche si sono allargate anche all’esterno dell’appartamento. Nel cassonetto dell’immondizia in fondo alla via è stato ritrovato un materasso intriso di sangue, posto sotto sequestro probatorio. Così come l’auto che era parcheggiata in garage, una Renault Twingo di colore grigio. All’interno del bagagliaio gli inquirenti hanno rinvenuto un telo di nylon di colore verde.

Uno dei misteri che circondano il delitto è l’arma usata per uccidere Vincenzo Brunaldi. Nessuno dei vicini ha sentito lo scoppio. La pistola, regolarmente denunciata, era di proprietà della moglie. Dopo aver lasciato l’incarico di vigilessa, la Zucchi era passata all’ufficio contabilità e bilancio del Comune, dove svolgeva l’incarico di istruttore amministrativo ai protocolli, ma da qualche tempo era assente dal lavoro per questioni di salute. La prima ad ascoltare la sua versione dei fatti è stata la pm Mariaemanuela Guerra, andata sul posto subito dopo l’arrivo della Polizia di Stato. Dubbi permangono anche sull’ora del delitto, che potrebbe essere avvenuto ieri o l’altro ieri. Da un paio di giorni la vittima era assente dal lavoro.

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