Cronaca
16 Dicembre 2012
Chiese una mazzetta a due costruttori per far approvare una pratica

Condannato a due anni il geometra Anas

di Marco Zavagli | 2 min

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Due anni per tentata concussione al geometra dell’Anas di Bologna arrestato in aprile dopo la denuncia ai carabinieri da parte di due imprenditori di Ferrara. Mario Canestrini, 55 anni di Cesena, è stato condannato per aver richiesto diecimila euro a due costruttori per non ostacolare l’approvazione e il conseguente rilascio della licenza (dovuta) di un passo carraio per l’accesso all’area destinata alla realizzazione di un complesso residenziale lungo la statale 16.

Il geometra era stato arrestato in flagranza la mattina del 4 maggio scorso, quando i carabinieri, appostatisi nelle vicinanze del luogo dell’incontro e della consegna della somma di danaro, hanno sorpreso l’uomo con il contante appena ricevuto e subito celato all’interno della vettura di servizio dell’Anas con la quale si spostava. Dopo l’arresto del suo dipendente (al quale tra l’altro mancavano appena due anni per la pensione), l’Anas aveva sospeso Canestrini dal lavoro e si è costituita parte civile, così come i due imprenditori che fecero la denuncia.

Canestrini, che da ottobre non è più detenuto ai domiciliari, avendo ottenuto la misura più tenute dell’obbligo di dimora nel comune di Cesena, ha chiesto attraverso il suo difensore, l’avvocato Eugenio Gallerani, di celebrare il processo in rito abbreviato. Al termine della requisitoria la procura aveva chiesto tre anni. Ma il gup Piera Tassoni, in sede si sentenza, ha tenuto conto – così come richiesto dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Eugenio Gallerani – della nuova normativa sulla concussione (che modera la pena edittale e disciplina più minuziosamente il delitto tentato) e ha rinvenuto nei fatti contestati a Canestrini solo il tentativo e non la  consumazione del reato, dal momento che la consegna del denaro avvenne quando gli imprenditori si erano già rivolti alle forze dell’ordine.

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