Quattro mummie da Ferrara per sostenere il ritorno di quella che per la stampe internazionale è la mummia politica per eccellenza (Libération docet), Silvio Berlusconi. Il Sogno dell’Alieno ha colpito ancora. E sempre più in alto. Dopo aver mietuto vittime tra Formigoni, Bersani, il meeting di Cernobbio, il Festival di Venezia e Comunione e liberazione, ora il collettivo artistico guidato da Andrea Amaducci ne ha fatta un’altra delle sue.

I quattro performer si sono presentati bendati come mummie davanti al Residence di Ripetta a Roma, dove era in corso la presentazione del libro di Bruno Vespa. Ospite d’onore l’ex premier tornato a sponsorizzare se stesso a Palazzo Chigi.

Una volta sotto i riflettori di tv e fotografi, i componenti del Sogno dell’alieno hanno issato i loro cartelli: “Siamo tutti delle mummie”, “Il nostro caro leader è tornato”, “Che ce frega dello spread”, “Meno male che Silvio c’è”.

La protesta era indirizzata “contro la riproposizione della vecchia politica e di vecchie facce – spiega Amaducci – proprio quando l’Italia ha più che mai bisogno di idee nuove e di  cambiare pagina. Per alcuni i nostri cartelli erano a favore di Berlusconi, per altri contro. In realtà volevamo sottolineare che nella politica italiana attuale conta solamente la propaganda e che il linguaggio può essere usato con ambiguità contro o a favore di chiunque”.

“Noi, che come giovani siamo i più colpiti dalla crisi e dalla disoccupazione – prosegue il collettivo -, che ci siamo allontanati dalla politica, che non capiamo la lingua dei politicanti né di destra né di sinistra  e che non amiamo il divismo arrogante del potere, siamo sconcertati dalla ricomparsa di un personaggio come Berlusconi che non ha nessuna intenzione di dare spazio ai giovani e al cambiamento, necessario e indispensabile per una trasformazione positiva dell’Italia e per poter ridare fiducia ai giovani circa il loro futuro. Se non è così, ce lo dimostri”.

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