Cronaca
11 Dicembre 2012
Legambiente presenta il libro “Vengo via con te” con le foto dei cani salvati

La felicità oltre la collina di Green Hill

di Marco Zavagli | 2 min

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Li hanno visti sotto i portici della Coop di via Modena. Hanno bloccato l'auto in mezzo al parcheggio e sono scesi di corsa. Erano in tre. Uomini di circa 35 anni. Corrono verso due persone, maschi di circa 25 anni. Uno di questi due capisce subito le intenzioni del gruppo e corre verso il supermercato, rifugiandosi al suo interno

Un reportage fotografico bello e commovente. La storia dei beagle liberati e portati in salvo è diventata un racconto per immagini curato da Legambiente per Edizioni Altea. Il circolo ferrarese di Legambiente Il Raggio Verde presenta “Vengo via con te. La felicità oltre la collina di Green Hill”, mercoledì 12 alle ore 16, 30, presso la  sala Vigor in via Previati 18.

Alla presentazione sono stati invitati tutti gli affidatari dei cani liberati a Green Hill.

Il libro documenta visivamente la più grande azione condotta in Europa per salvare quasi 2.700 cani, e la loro nuova vita nelle famiglie italiane che li hanno accolti. È la storia ricca di aneddoti, testimonianze e attimi di vita quotidiana di una grande battaglia legale, narrata attraverso l’impegno di avvocati, volontari, veterinari, educatori cinofili e dei nuovi amici che hanno dato loro una casa sicura.

Parlerà del libro Antonio Morabito, responsabile nazionale di Fauna e benessere animale, Legambiente Onlus, direzione nazionale.

Interviene David Zanforlini, avvocato del Centro di azione giuridica di Legambiente. Zanforlini, dalla cui azione giuridica è partito il sequestro preventivo dell’allevamento per la sperimentazione animale Green Hill di Montichiari (Brescia) ha dichiarato “ Legambiente ha creduto nella causa e l’esposto ha fruttato dapprima il sequestro probatorio del sito e degli animali, e successivamente il sequestro preventivo”. Ma secondo, l’avvocato di Legambiente, quello raggiunto è solo un primo obiettivo, e molto resta ancora da fare:“la via giudiziaria comunque è lunga e le indagini sono complesse ed articolate e necessitano di importanti supporti scientifici per verificare se il metodo usato da Green Hill costituisse una deprivazione sensoriale per questi cani e ne provocasse sofferenza. Certamente si è all’inizio di un lungo percorso: per certo i cani ora sono felicemente affidati a famiglie e la fabbrica dei cani di Montichiari ora è ferma”.

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