Ottimo risultato per l’allenatore di ginnastica artistica maschile, il ferrarese Claudio Pasquali – attualmente in forza alla società sportiva Renato Serra di Cesena – che ha recentemente conquistato a Ostia il titolo nazionale con il proprio allievo Andrea Dotti ai campionati Italiani di categoria. Si tratta di un risultato ambitissimo perchè a differenza del campionato di specialità, questo titolo viene assegnato valutando tutti e sei gli attrezzi della ginnastica artistica, un vero e proprio esathlon.

Si pensi che l’ultimo titolo del genere per la nostra città fu conquistato negli anni settanta da un allievo di un grande allenatore ferrarese, Orlando Polmonari. Alla prestigiosa competizione hanno partecipato anche atleti di casa nostra ottenendo onorevoli piazzamenti: il migliore è stato quello del giovane Tommaso Gessi giunto quinto, mentre lo junior Giacomo Rossi è giunto sesto; anche quest’ultimo è un ex allievo di Pasquali, ora allenato dal giovane Dario Agostino. Continua così la tradizione ginnica dell’olimpico ferrarese Polmonari (nonno e primo istruttore di Pasquali) in una scuola che dopo aver portato per decenni grandi risultati alla Palestra Ginnastica Ferrara, ora rende prestigio anche alla città di Cesena.

Claudio Pasquali, una figura di prestigio nello sport ferrarese. Non è solo un bravo allenatore ma anche uno stratega in grado di formare atleti di eccellenza, non ultimo Andrea Dotti che ha conquistato il primo posto ai campionati italiani di categoria. Pasquali è nipote d’arte dell’olimpionico Orlando Polmonari, tecnico che ha portato onore e prestigio alla ginnastica artistica di livello agonistico. L’impegno di costruire un ginnasta richiede una lunga e complessa preparazione anche per l’allenatore, deve sapere impostare da diversi punti di vista la preparazione dello sportivo, così da arrivare a sostenere potenza e concentrazione in gara.

Claudio Pasquali ha iniziato a muovere i primi passi nella ginnastica a tre anni, insieme al nonno, proseguendo in una brillante formazione nella  rosa della nazionale juniores fino ai 18 anni, quando per un infortunio ha dovuto lasciare il mondo dell’agonismo. Forte dell’esperienza agonistica e supportato da una preparazione non solo sportiva, ha iniziato a insegnare ginnastica artistica a livello agonistico.