
Mons. Luigi Negri con il vescovo Paolo Rabitti
Monsignor Luigi Negri è il nuovo vescovo di Ferrara. Come anticipato nelle scorse settimane (vai all’articolo) il successore di Paolo Rabitti sarà l’attuale titolare della diocesi di San Marino-Montefeltro che arriverà a febbraio.
L’ufficialità è arrivata oggi, 1 dicembre, alle ore 12, con la nomina di papa Benedetto XVI. Il vescovo Rabitti, che oltre un anno fa comunicò in Vaticano la disponibilità a riconsegnare il mandato per raggiunti limiti di età, rimarrà in qualità di amministratore apostolico alla guida della diocesi fino all’ingresso di Negri, atteso per l’anno nuovo.
“La carità e l’affetto che Dio mi ha messo in cuore per l’amatissima Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio non cessano, oggi, di certo – afferma Rabitti -; anzi, ritengo che alleggerendosi poi i pesi immancabili del non facile servizio episcopale si condenseranno nel mio animo le cose belle e grandi, tutte le persone care, gli eventi insieme vissuti, tutto ciò che fa bella questa diocesi, come parte inalienabile della mia vita e come debito impagabile del mio animo. Se qualche rammarico avrò, sarà quello di non aver dato abbastanza a questa Chiesa, pur credendo di avercela messa tutta”.
Quanto al suo successore, il vescovo uscente ricorda la “sua passione per la vita ecclesiale, e la profonda dottrina che ha accumulato nello studio, nell’esperienza e nel cammino sacerdotale ed episcopale. Bisogna oggi dilatare i nostri animi: nuovi doni; nuovi capitoli di sapienza evangelica; nuovi passi di cammino cristiano verranno offerti, indicati e propugnati dalla figura, dalla cultura, dall’opera e dalla fatica del nuovo Arcivescovo. Per Lui, dunque, affetto, rispetto e, anzitutto, preghiera, in questo tempo di preparazione anteriore alla sua venuta”.
Intanto mons. Negri si presenta ai suoi nuovi fedeli con una lettera in cui esplica una unica intenzione per il suo apostolato: “testimoniarvi l’avvenimento di Cristo. Il cristianesimo vissuto genera una cultura vera della persona e del popolo e fa nascere rapporti nuovi nella comunità e nel mondo caratterizzati dalla carità, che è inesorabile e positiva denuncia di quell’egoismo che domina la società”.
“Le gravi difficoltà familiari – prosegue Negri -, la fatica ad educare le nuove generazioni, la crisi che si è abbattuta sul nostro paese e che rende così precaria la nostra vita sociale, sono problemi che cercheremo di condividere nella certezza che il Signore è con noi e che la Sua Presenza, riconosciuta ed amata, rende utile e positivo ogni istante della vita”.
L’arrivo di Negri rappresenta un segno di continuità con il mandato di Rabitti. Luigi Negri, 70 anni, è esponente di spicco di Comunione e Liberazione. Fu infatti uno dei primi allievi di don Luigi Giussani al Liceo Berchet di Milano e dal 1965 al 1967 fu il primo presidente diocesano del movimento.
Dopo al laurea in Filosofia entra in seminario. È ordinato sacerdote il 28 giugno 1972, anno in cui consegue la licenza in Teologia. Nel marzo 2005 è nominato vescovo di San Marino-Montefeltro e riceve nello stesso anno la consacrazione episcopale dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Il 18 settembre 2012 è stato nominato padre sinodale della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Filosofo, teologo, saggista, Luigi Negri si è dedicato allo studio e alla diffusione del magistero pontificio, in particolare di Giovanni Paolo II. Sono numerosi i suoi articoli e le sue opere in materia. Non è un caso, infatti, che il 18 luglio 2005, su sua iniziativa, sia sorta a San Marino, la “Fondazione internazionale «Giovanni Paolo II» per il Magistero Sociale della Chiesa”, con lo scopo di favorire lo studio sistematico dell’opera e del pensiero di Karol Wojtyła.
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