Il vescovo di Ferrara, monsignor Paolo Rabitti, si appresta a lasciare la diocesi di Ferrara-Comacchio per raggiunti limiti di età, dopo la proroga di un anno concessa nel 2011 al raggiungimento del 75° anno di età. A succedergli potrebbe essere Luigi Negri, attuale vescovo di San Marino-Montefeltro, la stessa diocesi dalla quale nel 2004 giunse Rabitti.
Il nome di Negri circola dopo la nomina di monsignor Lorenzo Ghizzoni, un po’ a sorpresa, come nuov0 arcivescovco di Ravenna, diocesi che comprende anche parte del territorio ferrarese, cioé Portomaggiore e Argenta. Ghizzoni era infatti tra i papabili (in tutti i sensi) successori di Rabitti nel ‘totovescovo’ che predilige come criterio di successione quello interno alle regioni. Ma il 57enne originario di Reggio Emilia (membro del consiglio per gli Affari economici della Cei) è stato invece chiamato a sostituire monsignor Giuseppe Verrucchi. Ecco allora spuntare fra tutti proprio il nome di Luigi Negri, 70enne esponente di spicco di Comunione e Liberazione, che non ha mai nascosto il suo desiderio di approdare a Bologna, ma la proroga del ‘mandato’ del cardinale Caffarra sembra impedire che questo suo desiderio possa avverarsi.
Negri era anche dato come possibile vescovo di Reggio Emilia, ma la nomina papale di Massimo Camisasca, figura di spicco del movimento di Comunione e Liberazione, al posto di Adriano Caprioli, anche lui dimessosi per raggiunti limiti di età. A questo punto, sempre nella logica degli spostamenti territoriali, il nome di Negri è davvero quello al momento più vicino a Ferrara.
E’ ancora presto per avere conferma, ma per la nomina sarebbe questione di settimane. L’arcivescovo Rabitti resterà alla guida della diocesi stense di sicuro fino al termine delle festività natalizie, poi si avrà l’ufficialità per quanto riguarda il suo ‘pensionamento’ e il suo successore.
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