Eventi e cultura
22 Novembre 2012
Saranno tra i settante espositori della mostra mercato internazionale sull'autoproduzione

Sei designer ferraresi a Open Design

di Redazione | 3 min

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Federica Casetti e Simone Nerini di Mobili Dinamici

Ben sei, dei settanta espositori selezionati a Open Design Italia, sono di Ferrara. Si tratta di un concorso mostra-mercato internazionale sull’autoproduzione, per scoprire forme di design nuove ed originali, in grado di sorprendere e conquistare. Tre giornate all’insegna del design, un week-end intenso di proposte e numerosi progetti creativi, che avrà luogo a Venezia da venerdì 23 a domenica 25 novembre, nei Magazzini Ligabue, all’interno di Venezia 2019 – Salone Europeo della Cultura.

Numerose sono le realtà italiane creative coinvolte, tra Emilia Romagna e Veneto, in gemellaggio con la Germania e in particolare con DMY, International Design Festival Berlin. Sei dunque le storie di design made in Fe che si presentano, per la prima volta, su questo palcoscenico internazionale.

Partiamo dalla prima. Dall’incontro della sapienza artigiana con il design digitale nasce Mobili Dinamici. Federica Casetti (laureata in Architettura a Venezia ed esperta di Architettura degli Interni) e Simone Nerini (laureato in Architettura a Ferrara ed esperto di design digitale e d’animazione) propongono l’idea di un design in continuo divenire. I loro mobili sono in movimento, si trasformano alla ricerca di nuove forme estetiche e funzionali dove le energie dell’uomo e della natura si fondono in osmosi per crearne una sola in cui coesistere (www.mobilidinamici.it).

Federica Poggi è invece una fotografa e architetto interessata alla realizzazione di progetti di interni, di arredo e di riqualificazione urbana del territorio: la fotografia, nella sua vita, è più che una passione e diventa una componente estetica fondamentale in tutti i suoi lavori (www.sigfrida.com).
Pietro Baraldi (laureato a Ferrara in Architettura) a Open Design si unisce a Matteo Vallini (esperto di grafica 2 e 3D, programmatore e web designer). Baraldi, nel suo studio-atelier, si occupa di design e architettura civile ed industriale, progetti per l’infanzia, applicazioni analogiche e fusione di materiali diversi per la trasformazione degli oggetti e della loro funzionalità (www.pietrobaraldi.it, www.mindsaws.com).

Rudy Davi (laureato a Venezia in Architettura) è invece il fondatore dello studio ferrarese dare-architettura. In un connubio tra forma e meccanica, il suo lavoro sviluppa nuove forme di oggetti ponendo l’attenzione sul rapporto continuo ed altanelante tra persona ed oggetto. La “lampada Archita” sarà, ad Open Design, l’opera simbolo della sua esposizione e della sua filosofia di fare design (www.dare-architettura.net).

Ad unirsi non sono solo le arti e l’esperienze ma anche le varie figure professionali. Da un’idea di Giuseppe Marchi, Nevina Falchi e Riccardo Catozzi (specializzati nella progettazione e recupero di mobili e fabbricazione su misura), nasce Unbeldì, un marchio promosso da numerose professionalità e dall’incontro di artigiani, artisti, designer e architetti, finalizzato alla progettazione, realizzazione e installazione di architetture, scenografie, allestimenti e arredi su misura (www.unbeldi.it).

Altrosguardo nasce invece da un’idea di Mara Melloncelli e Mattia Menegatti per promuovere la filosofia del (ri)guardare gli oggetti con una prospettiva diversa dalla loro origine naturale, in un’ottica semiotica. Oggetti come testimoni del nostro percorso e del nostro paesaggio: partendo da loro, Altrosguardo vuole raccontare una storia nuova, quella del cambiamento e della trasformazione creativa, dal riscatto di plastiche vintage, al riuso di altri materiali per la creazione di nuove forme, oggetti e significati (www.altrosguardodesign.it).

Sei realtà ferraresi di design volte al cambiamento e alla trasformazione. Una creatività sempre viva e in movimento che si cela nel cuore della città di Ferrara.

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