Cronaca
22 Novembre 2012
Nella celebrazione della giornata della malattia, l'ospedale punto cardine in regione

Ferrara in prima fila nella lotta al Parkinson

di Redazione | 3 min

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Il 24 novembre, anche a Ferrara, si celebra la giornata dell’informazione sulla malattia di Parkinson, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero della Salute. La giornata è inoltre tra gli eventi inseriti nell’ambito dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo, promosso dall’Unione Europea.

L’iniziativa prevista a Ferrara, presso il nuovo ospedale S.Anna a Cona, in Aula Magna dalle ore 9 alle ore 14, sarà focalizzata su un incontro con la popolazione, i malati e i familiari, ma anche con i medici di medicina generale e neurologi, su quella che è la fase più avanzata della malattia, che è spesso considerata, di complicata gestione terapeutica; verranno pertanto esposti quelli che sono attualmente gli approcci terapeutici più avanzati per questa fase della malattia: Dbs (Deep Brain Stimulation) e Duodopa (infusione enterale di levodopa carbidopa). Saranno infine condivisi percorsi multidisciplinari, che da oltre dieci anni sono stati avviati dall’ospedale, per garantire ai pazienti di accedere anche a queste terapie innovative.

“Con il tempo e sul malato grave le terapie non fanno più effetto – spiega la dott.ssa M. Rosaria Tola, responsabile dell’unità operativa di Neurologia -. Si collabora con il dipartimento di neuroscienze, con i neuroradiologi e i gastroenterologi per ottenere una terapia nuova e c’è molta coesione tra i vari specialisti, in quanto il fine ultimo rimane sempre il malato. Nelle nostre terapie siamo diventati un punto di riferimento per l’Emilia Romagna, anche se – precisa la dott.ssa Tola – queste terapie non vengono somministrate a tutti i malati, ma esclusivamente a quelli ritenuti più fragili, per ottenere degli obbiettivi raggiungibili, atti ad un miglioramento della vita del paziente”.

La dott.ssa Mariachiara Sensi, neurologa, che fin dalla specialità ha confidenza con i due interventi sopracitati, ricorda “Ferrara è diventato un centro d’eccellenza, seguiamo pazienti, che non sono solo ferraresi. Sono stati eseguiti, su malati dichiarati idonei, 80 interventi di Dbs e 25 di Duodopa, con risultati significativi; sono, questi numeri molto importanti, se si pensa che prima di noi vengono solo Milano e Torino. La crescita di questo ospedale e di questa ricerca – conclude la dott.ssa Sensi – sono il nostro sapere e la nostra cultura, senza i quali non ci può essere né esperienza né futuro in questo senso”.

Elsa Gandini, presidentessa del gruppo estense Parkinson dichiara come “la nostra associazione si occupa del vissuto dei malati e prima di noi non c’erano punti di riferimento al di fuori dell’ospedale. Ad oggi, abbiamo circa 180 persone che usufruiscono dei nostri servizi di sostegno, che comprendono attività motoria, l’ausilio di psicologi, gruppi di auto-aiuto e di sostegno per i familiari dei pazienti colpiti da questo morbo. Devo precisare – prosegue la Gandini –  che non esiste ancora una forma di prevenzione, cura e riabilitazione sulle complicanze dovute alla malattia di Parkinson e alla sua conseguente non-autosufficienza”.

Gabriele Rinaldi, direttore generale del Sant’Anna, rivendica il ruolo di un’azienda ospedaliera universitaria, che è “quello di essere in costante aggiornamento, cercando sempre strade nuove che portino a risultati concreti, che possano essere messi in pratica con successo. Le patologie croniche sono poco discusse e questa non è certo una problematica che l’azienda può affrontare da sola, occorre l’ausilio del territorio”. Rinaldi riporta anche un dato rassicurante: “nonostante i tagli dovuti alla spending review, non sono stati fatti tagli al fondo della non-autosufficenza”.

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