Solidarietà ed ecologia sono i mantra della venticinquesima edizione del Ferrara Buskers Festival, che celebra l’Unione Europea con spirito green. Solo nel primo giorno della rassegna i bicchieri riutilizzabili, messi a disposizione dal festival per ridurre gli sprechi, sono andati letteralmente a ruba e file lunghissime di spettatori sono state viste davanti la “Casa dell’acqua” istallata dal gruppo Hera.
Ma tante sono le iniziative sostenibili della manifestazione, che gode del sostegno di volontari e associazioni: come i ragazzi napoletani di CleaNap che quest’anno lavorano in collaborazione con i volontari di Viale K. «L’associazione nasce nel quartiere Krasnodar, che prende il nome da una città russa e accoglie persone che hanno una serie di problemi – spiega don Domenico Bedin, che guida il gruppo -. Abbiamo scoperto che riciclare la plastica, oltre ad essere molto utile e solidale, è anche un modo di autofinanziamento per le nostre attività e progetti. Durante il festival spiegheremo a tutti l’importanza della nostra iniziativa a sostegno dell’ambiente».
Riconoscibili dalla maglietta verde, i meticolosi eco-assistant sono dei veri e propri insegnanti delle buone pratiche ecologiche. Mentre i giovani napoletani fanno scuola di raccolta differenziata al pubblico, il gruppo dell’associazione ferrarese raccoglie tappi di contenitori di plastica che poi vengono selezionati, triturati in una sorta di mulino e trasformati in materia prima. Il granulare viene in un secondo momento venduto ad aziende che lo utilizzano per costruire oggetti di plastica di ogni tipo.
E completamente ecosostenibili sono anche gli stand costruiti dai ragazzi dello staff del Buskers Festival – Massimo Ticchiati, Stefano Malin e Iacopo Viti -, che hanno lavorato per più di due settimane per recuperare materiali in pellet, bancali – sono stati riciclati anche quelli della scorsa edizione – e oggetti offerti da cittadini e commercianti, per poi comporli in pieno stile EcoFestival. Led e neon al led, rigorosamente a basso consumo, illuminano le strutture. «Abbiamo lavorato anche a ferragosto – racconta Massimo Ticchiati – per far si che tutto fosse assolutamente ecologico». Un esempio da seguire in tutto il globo, quello del Ferrara Buskers Festival, a contatto con l’eclettico pubblico europeo per il rispetto dell’ambiente e della vita eco.
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